Pare che la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi 2012 sia stata un gran bel vedere, soliti e sportivissimi lettori: debbo fidarmi di quanto riportato dall’Ansa giacché – dommage – non assistetti all’evento. E se pure v’avessi assistito, conoscendomi, tempo mezz’ora e mi sarei ritrovata nel mondo dei sogni.
L’unico attimo che mi son concessa – debitamente in differita – è stato il gustoso siparietto interpretato da Daniel Craig-James Bond (altresì noto coll’appellativo di agente segreto 007) e da Her Majesty la regina Elisabetta.
Mi son concessa pure la lettura d’alcune cronache della performance di Paul McCartney: pare ch’egli abbia incantato mezzo mondo colla beatlesiana Hey Jude.
Noto con curiosità come gli scribacchini di turno – chissà perché, poi – puntino l’attenzione sul verso «take a sad song and make it better». In italico idioma una cosa del tipo «prendi una canzone triste e falla diventare più allegra».
Ci rifletto su e… sì, debbo dire che l’impresa non sempre è facile.
Per un brano di Gigi D’Alessio potrei riuscirci pure io in quattro e quattr’otto, semplicemente cambiando la tonalità da minore a maggiore.
Per altri brani, la cosa si complica.
Prendete una canzone come la seguente e provatevi a farne una versione allegra:
Mica semplice, signori miei.
Mica facile.
Giurerei che pure l’onnipotente Paul si troverebbe in difficoltà di fronte a tale olimpica impresa.