Magazine Cucina

OLIO: Mipaaf e Unaprol, nuove tappe USA per imprese I.O.O.% alta qualità italiana.

Da Primolio
Washington e New York sono le tappe d’autunno della campagna di promozione di I.O.O.% alta qualità italiana, il primo consorzio di filiera agricola tutta italiana, costituito da Unaprol.
Le due nuove tappe negli Stati Uniti, dal 17 al 19 ottobre prossimi, rientrano nel primo contratto di filiera per l’olio extra vergine di oliva italiano sottoscritto tra Unaprol e Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che si avvale, della collaborazione strategica di Veronafiere, che cura l’organizzazione delle attività di promozione sui mercati dei Paesi extra europei.
Per le imprese di I.O.O.% si tratta di un ritorno negli USA nel corso del 2011 e serve a consolidare la presenza del prodotto made in Italy sul primo mercato estero per l’olio extra vergine di oliva italiano.
In questi ultimi anni si e’ sviluppata in America del Nord una maggiore coscienza e attenzione ai problemi di una corretta e sana alimentazione. La maggior parte degli statunitensi cerca di introdurre nella propria dieta nuovi alimenti a basso contenuto calorico e con pochi grassi. Prevale l’orientamento verso la dieta mediterranea. Una dieta ricca di olio extra vergine di oliva.
“L’obiettivo della campagna di promozione e informazione – ha riferito il presidente Massimo Gargano - è quello di offrire ai consumatori americani l’opportunità di scegliere consapevolmente il vero prodotto 100% italiano di alta qualità certificata e garantita dal programma di tracciabilità di Unaprol”.
A Washington e New York sono in calendario appuntamenti con giornalisti e ristoratori e associazione dei consumatori locali; due workshop con buyer e un seminario sul valore del made in Italy dell’olio extra vergine di oliva presso la International Culinary School di Manahattan. Nella Grande Mela si consuma, infatti, oltre il 30% del 60% di tutto l’olio di oliva importato negli Stati Uniti e assorbito dai grandi centri urbani. Fonte C.S. Unaprol

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :