Olof Palme venne ucciso in una fredda notte nordica del 28 febbraio 1986. Durante la sua importante carriera politica fu presidente del partito socialdemocratico svedese dal 1969 al 1986 e primo ministro dal 1969 al 1976 e poi dal 1982 fino alla data dell´omicidio.
Egli fu descritto come un rivoluzionario riformista e la sua inclinazione fortemente rivoluzionaria gli provocó tantissimi nemici, in patria ma soprattutto all´estero.
Olof Palme ridusse al minimo i giá limitati e ultimi poteri del monarca e lavorò molto per la sicurezza del lavoro. Elaboró e fece passare una legge con cui si garantiva piú protezione all´assunto e si rendeva piú complicato tutto il procedimento del licenziamento. Ma non solo. Si dedicò tantissimo alla creazione di nuovi asili, alla protezione dei piú anziani e dei piú deboli in generale. Il sistema sociale svedese raggiunse il suo massimo durante i suoi governi. Fu un personaggio fondamentale inoltre per tutta la sinistra europea. Fu tra i primi a considerare la liberazione della donna e l´ambiente comne prioritá della sinistra moderna. Cercó a lungo il dialogo con un altro grande, Enrico Berlinguer.
Molto interessante la sua politica estera caratterizzata soprattutto da una scontro aperto e violentissimo con gli Stati Uniti sulla guerra in Vietnam di cui fu un acceso rivale tanto da partecipare ad alcune manifestazioni di protesta. Non solo: opposizione all´invasione di Praga e ai carri armati sovietici, campagna contro la proliferazione nucleare, critiche al regime fascista in Spagna e a Franco considerato un “maledetto assassino”, opposizione all´aparteihd e al regime di Pinochet, supporto verbale ai movimenti rivoluzionari in Nicaragua e San Salvador oltre che mediatore nel conflitto Iraq-Iran.
Se avete letto bene capirete anche la ragione delle molte teorie cospirative sulla sua morte. Dopo 25 anni infatti non è ancora stato trovato un omicida né tantomeno l´arma del delitto. Si parló di CIA,KGB,STASI, dei servizi sudafricani, di quelli jugoslavo e degli indipendentisti curdi, persino della banda terroristica rossa tedesca Baider Meinhoff. C´è anche, non potrebbe mancare, una pista italiana. Si associa infatti la morte di Olof Palme in collegamento con quella di Papa Luciani e a quella del primo ministro portoghese Sa Carneiro, con un coinvolgimento della CIA e della P2, entrambi interessati alla distruzione del modello socialdemocratico svedese.
Quando Olof Palme venne ucciso girava per le strade della capitale da solo con la moglie e senza guardie del corpo. La tradizione non fu spezzata da questo omicidio. I politici continuarono a viaggiare senza protezione almeno fino all´altro terribile omicidio della Svezia moderna, quello di Anna Lindth. Era parte del modello socialdemocratico svedese. Purtroppo a volte fino all´estremo, ma il nobile principio era che nessun politico potesse avere piú privilegi di un qualsiasi cittadino.
Molti in Svezia lo rimpiangono, altri lo considerano troppo combattivo e ideologizzato per poterlo immaginare nella politica svedese degli anni dieci. Chi di certo lo rimpiange é il partito socialdemocratico, nel pieno di una profonda crisi di leadership ma anche di ideali e di percorso politico.
Se volete leggere una sua bella intervista