Piccola nota polemica: alcune scuole italiane sono state inserite nel progetto e questo fa riflettere sulla reale situazione del nostro paese. Il primo device rilasciato ha soluzioni interessanti, non tanto per le performance quanto per le tecnologiche adottate. Caratteristica fondamentale è che i laptop è sono dotati di programmi Open Source (quindi software non proprietari e pienamente accessibili quindi ottimizzati per l'occasione), possono essere alimentati con batteria interna ricaricabile con una manovella (soluzione non presente nella versione definitiva XO-1) e sono collegati alla rete. Altre sono:
- Connessione: 802.11 interna per collegamento di rete
- Memoria: 256 MBDRAM
- Memoria di massa: Flash Memoryda 1024 MB
- Sistema operativo: Red Hat,Fedora Core-Based Linux
- Telecamera: plug-in USB opzionale
- Ingressi: tastiera/Touchpad/ 3 porte USB
- Processore: AMDGeode [email protected] + 5536
- Schermo: dual-modediagonale 7 pollici (18 cm) TFTLCD(leggibilità alla luce solare 200 dpi)
- Tastiera: estesa, per permettere di imparare a scrivere
Ad oggi l'unica roccaforte sopravvissuta, che continua ad operare anche se molto lentamente, è la divisione OLPC di Miami, che si occupa di distribuire computer portatili in diverse scuole in Costa Rica, Uruguay, Perù e Ruanda. Inoltre il Tablet XO è attualmente disponibile anche in Canada ed in Europa, tra cui anche l'Italia grazie alla licenza rilevata da Sakatar/Vivitar.
Per ulteriori informazioni ecco il link del progetto, del blog e di Google+.
Fonti http://www.olpcnews.com/ http://it.wikipedia.org/wiki/One_Laptop_per_Child http://it.wikipedia.org/wiki/XO-1 http://punto-informatico.it/4010642/PI/News/olpc-fine-dei-giochi.aspx http://www.corradoghirardelli.it/wp-content/uploads/2011/01/olpc-logo.jpg
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