A riferirlo è un rapporto dell'Onu in cui viene detto che nell'area continuano a verificarsi episodi di violazioni dei diritti umani
La Russia starebbe continuando a far affluire armi e soldati tra le fila dei ribelli filorussi che stanno combattendo contro l'esercito governativo nell'est dell'Ucraina. A riferirlo è un rapporto delle Nazioni Unite diffuso mercoledì 9 dicembre in cui viene reso noto anche che nel corso del conflitto, iniziato nell'aprile del 2014, sono finora morte 9.100 persone e oltre 20mila sarebbero rimaste ferite.
L'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani ha inoltre dichiarato che nella regione - contesa tra governo e ribelli - gli omicidi, le torture e l'assenza di leggi sono fatti all'ordine del giorno.
Nell'agosto del 2015 un cessate il fuoco aveva portato al ritiro dei pezzi d'artiglieria pesante in mano ai ribelli filorussi dalle zone di combattimento: tuttavia, il continuo arrivo di rinforzi e munizioni dalla Russia continua a mantenere la situazione particolarmente a rischio, dice il rapporto.
Fonte: The Post Internazionale