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Oltre a governare la rabbia dei figli adottivi, occorre anche gestire le invidie tra fratelli

Da Pattyadozionebambini

Oltre a governare la rabbia dei figli adottivi, occorre anche gestire le invidie tra fratelli“Non c’è mai fine al peggio…” si usa dire!

Ed è proprio vero! Mai proverbio fu più azzeccato!

Non so fino a che punto potremo arrivare, ma mi sembra ormai di essere abbastanza in basso… non so cosa potremmo trovare ancora…

Ennesima crisi, scatenata questa volta da futili pretese, prepotenze e invidie tra fratelli.

Indovinate chi ne è protagonista? Ma sì, dai, non ve lo sto neanche più a dire!

Questa volta l’amato pargoletto ha scatenato un putiferio per il semplice fatto di essere stato portato, insieme al suo fratellino, a comprare un paio di scarpe per l’inverno.

Ma, mentre il fratellino si è accontentato e ha scelto un paio di scarponcini di suo gusto fra quelli da me consigliati, adatti alla stagione invernale, il nostro amatissimo Number2 pretendeva di comprarsi un paio di Nike che saranno anche state stupende, ma non certo adatte a camminare in mezzo alla neve e alla pioggia, oltre che alquanto dispendiose.

Oltre a governare la rabbia dei figli adottivi, occorre anche gestire le invidie tra fratelli

L’alternativa offertagli, in quel momento, era di non mandare più la letterina a Babbo Natale per i giochi, ma di chiedere come regalo a mamma e papà, se ci teneva veramente, solamente le scarpe di suo gusto, come fa suo fratello maggiore, senza pretendere altri regali.

Misericordia!

L’effetto è stato devastante!

Cercando comunque nel successivo quarto d’ora di comprargli un paio di scarpe per l’inverno, il risultato è stato quello di riempire di calci tutte le pile di scatole del negozio.

Stranamente, nessuna commessa si è fatta avanti per recriminare… avrà scritto in fronte “sono un diavoletto” ???

Al di là della fila di belle parole che mi sono dovuta sorbire (ma quante ne dovrò sentire ancora???), il peggio è arrivato quando siamo rientrati a casa.

Appena dentro ha dato sfogo a tutta la sua frenesia di “rompere” verso i fratelli e, doverosamente ripreso per l’ennesima volta, è piombato in cucina a prendere un coltello dalla tavola appena apparecchiata per corrermi incontro brandendolo a mo’ di cacciatore di teste…

Alla fine, per tirare le somme: serata finita in castigo in cameretta senza possibilità di repliche per lui, e gran mal di testa per me…

Tutto per un paio di scarpe che alla fine non sono nemmeno riuscita a comprargli! E adesso se ne va in giro ancora con quelle vecchie… speriamo resistano!

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