Dopo la pubblicità che invita alle donne di depilarsi sempre la passera, quest’ultima invece invita agli uomini a degustarcela, alludendo ad un piacere femminile assai androcentrico.
Ovviamente il prodotto pubblicizzato è un vino chiamato Passera delle vigne di Lepore , dal nome del suo inventore, che utilizza luoghi comuni molto fallocentrici perchè si sa agli spettatori maschi che non amano l’autoerotismo femminile suppongo quanto amino invece queste pubblicità.
Poi c’è quella che per invitare i giovani a diventare produttori e per provare i loro prodotti ci schiaffano quatro ragazze provocanti. Questa si fa allo stereotipo del latin lover, quello che le donne le deve provare tutte come fossero oggetti per dimostrare la propria virilità. Si credono dei Rocco Siffredi, in un mondo dove le donne non sono interlocutrici nè potenziali produttrici ma solo oggetti sessuali che servono a reclutare una classe di produttori tutta al maschile.
Quella stessa cultura italiana, che a noi donne concede solo un unica chance: quella di essere degli oggetti sessuali impedendoci di disporre liberamente della nostra sessualità (perfino da sole).
Ovviamente nessun sindaco ha ritenuto necessario o urgente il ritiro di queste orribili pubblicità altrettanto lesive alla dignità femminile.