Purtroppo questo splendido, straordinario, assoluto assioma non l'ho pronunciato io, ma chi effettivamente è l'unico autorizzato a farlo.
È George Martin, ooops, sir George Martin, il quinto Beatles, l'uomo che li ha creati, seguiti, coccolati, gestiti e amati come nessuno altro al mondo (dopo di me, naturalmente).
La frase - riportata sulla pagina Fecebook dei Fab Four - è stata pronunciata da George Martin alle celebrazioni del quinto anniversario della prima rappresentazione di 'Love', l'opera teatrale musicale allestita dal Cirque de Soleil a Las Vegas.Una meraviglia di abilità danzanti tipiche della compagnia teatrale famosa in tutto il mondo, di musica beatlesiana rimixata e rielaborata proprio da George Martin e del figlio, e tante luci e spettacolo.
La frase è una pietra miliare, è un punto fermo.
Stabilisce, direi una volta per tutte, cosa è stata la musica dei Quattro nella storia della musica stessa, che cosa rappresenta per l'evoluzione della cultura. Per ieri, per oggi e per domani.
E annovera i Beatles tra i grandissimi.
La loro musica è eterna come quella di Beethoven, di Mozart, di Stravinskij.
Tutto il resto è solo rumore...fastidioso anche.





