Tutti gli appassionati di finanza e borsa conoscono perfettamente il significato dei termini “Toro” e “Orso” e quello che si intende quando si associa ad essi un titolo o un mercato.
Nella circostanza, senza voler fare l’arca di Noè, mi sono accorto che nel mondo del trading può essere importante ed assai redditizio “scomodare” l’elefante – con la sua memoria – e la volpe, nota per la furbizia.
In più di un articolo di questo blog e comunque in tonnellate di pubblicazioni sull’Analisi Tecnica, è stata sottolineata l’importanza dello studio di eventi e situazioni del passato che prefigurano – a volte con precisione sbalorditiva – eventi e situazioni del futuro. In particolare questo tipo di riscontro viene concretizzato nell’analisi dei grafici e della bontà delle “figure” o tecnicamente “pattern”, che vengono utilizzati per tradare.
Capite bene che conoscere oggi quello che (molto verosimilmente) potrà accadere in futuro nel mercato è un enorme vantaggio… magari ci fossero dei grafici anche in altri ambiti!
A scanso di equivoci, quando mi riferisco alla possibilità di previsione, non mi sto assolutamente riferendo al comportamento illecito di insider trading, ossia l’attività di speculazione finanziaria eseguita da una persona che, in virtù della sua posizione all’interno di un’azienda o per la sua attività professionale, è in possesso di informazioni riservate che gli permettono di collocarsi sul mercato su un piano di assoluto privilegio, ancorché illegale.
Per tornare al discorso “safari”, indubbiamente non abbiamo bisogno della memoria di un pachiderma per ricordare didatticamente le strategie long (in acquisto) o quelle short (vendita allo scoperto), anche perché per gli ex allievi di Roberto Pesce, in caso di dubbi o perplessità è sufficiente riguardarsi il materiale che viene consegnato ai corsi – prossima edizione di INTELLIGENZA FINANZIARIA nelle giornate del 17/18 febbraio a Reggio Emilia e di INVESTIRE IN AZIONI E ETF (POSITION TRADING) il 24 marzo sempre a RE – ma ben diverso è il discorso quando si inizia ad operare “sul serio”, con denaro reale, e magari si intende perseguire con impegno e dedizione la stimolante “arte del trading”.
Certo si avrà un trading plan, un trading journal, griglie decisionali efficienti e ben organizzate dove annotare le proprie considerazioni, ma diventa comunque importante memorizzare ed interiorizzare quelle situazioni “particolari” in cui, per esempio, abbiamo sperimentato con successo una nostra intuizione, un forte guadagno o magari delle operazioni in cui abbiamo commesso errori per fretta o disattenzione, insomma credo che in questi casi, la nostra memoria deve essere assolutamente efficiente per supportarci.
E l’astuta volpe?
Anche in questo caso, come nel precedente, l’esperienza e l’impegno giocano un fattore determinante.
Il trading, per quanto utilizzi matematica, statistica e numeri in genere, è un’attività nella quale l’estro, la fantasia e le intuizioni personali hanno la loro parte, ed in questa mescolanza di emozioni e personalità, c’è anche posto per la scaltrezza.
Osserviamone un piccolo “assaggio” con i due grafici qui sotto.
BMY (Nyse) – Core Trading – chiusura di venerdì 27 gennaio 2012 con strategia Basic Buy Set Up
Ipotizziamo sia stato inserito un ordine condizionato di acquisto domenica 29 gennaio: il titolo non è “entrato”, pertanto non è stato speso denaro ed ovviamente non si sta perdendo un centesimo nonostante la discesa del prezzo.
Al termine della settimana, invece di buttarsi a capofitto alla ricerca di un altro titolo che soddisfi i parametri della strategia impostata, potrebbe essere utile fermarsi ad osservare il “nuovo”grafico che si presenta.
BMY (Nyse) – Core Trading – chiusura di venerdì 3 febbraio 2012 con strategia Basic Buy Set Up
Da un’attenta valutazione, il titolo ci riserva un pattern “migliorato”, sia nella qualità degli indicatori grafici, sia nel rapporto tra guadagno e rischio poiché al raggiungimento del medesimo livello di guadagno della settimana precedente, viene ridotto sensibilmente il rischio iniziale, ossia la perdita ipotetica di denaro.
In un batter d’occhio è stato risparmiato Tempo e Denaro. Niente male questa “volpe”!
Essere scaltri significa inoltre non dare eccessivo ascolto alle tante voci dei catastrofisti quando le Borse scendono, e non accendere batterie di fuochi d’artificio quando i mercati salgono vertiginosamente. Anzi, è proprio nei momenti di panico o euforia che il trader disciplinato riesce ad ottenere grandi soddisfazioni, non dimentichiamo, infatti, che l’Analisi Tecnica trae i migliori vantaggi nei trend definiti più che nei periodi di incertezza!
L’ultimo sguardo lo vorrei riservare al famoso indice S&P 500, l’indicatore che segue l’andamento di un paniere azionario formato dalle 500 aziende statunitensi a maggiore capitalizzazione, nonché lo strumento più usato per misurare l’andamento del mercato azionario USA.
Indice S&P 500 del 9 febbraio - grafico settimanale con ultima candela in formazione
Chiaramente si può notare come dai minimi di novembre scorso, l’indice abbia inanellato una buona sequenza di candele rialziste. Attualmente si trova a quota 1345, un’area di resistenza che è stata testata numerose volte lo scorso anno (vedi linea orizzontale sul grafico attorno ai massimi attuali) e per tale ragione l’eventuale “sforamento” di questo “tetto” o, al contrario, l’ipotesi di un rimbalzo verso il basso potrà assumere una grande importanza in relazione all’operatività più redditizia da sviluppare.
Detto ciò, consiglio anche in questo caso di far nostra l’arguzia della volpe: teniamo le orecchie ben tese e guardiamo la strada che vuol prendere la nostra preda, dovrà essere lei a fare il primo passo, ossia non anticipiamo il mercato, aspettiamo chiari segnali di continuazione o inversione del trend, quindi con metodo e determinazione sono certo che otterremo il meritato successo!
Con sincero interesse e piacere invito i lettori a lasciare un commento al riguardo.
Enrico Vigo