Grazie a Margherita, che ieri mi ha fatto morire dal ridere parlando della sua friendzone talmente grande da essere arredata e corredata di giardino e piscina. Certi uomini non sanno proprio cosa si perdono…
Lo cantavano gli 883 alla fine del secolo scorso “la regola dell’amico non sbaglia mai, se sei amico di una donna non combinerai mai niente niente, mai non vorrai, rovinare un così bel rapporto” (l’ho scritta a memoria, canticchiandola, quindi se non è precisa almeno apprezzate lo sforzo) ed è quella che in tempi recenti, sempre sprecando inglesismi, è stata ribattezzata “friendzone“, ovvero quel momento in cui capisci che tra te e l’altra persona non ci sarà mai una relazione…e nemmeno una sana nottata di sesso. Però c’è tantissima stima. (che culo)
Il termine Friendzone è finito pure sull’Oxford Dictionary online dove troviamo la definizione: “Una situazione in cui una relazione platonica esiste fra 2 persone, una delle quale ha un interesse romantico o sessuale non dichiarato per l’altra persona”. Praticamente una partita persa in partenza! Si parla sempre di donne (stronze) che confinano in questa stanza sovraffollata quintali di uomini, poveri relitti zerbinanti dei quali queste cattive femmine sfruttano la dedizione a proprio vantaggio ma senza dargliela mai. Questo fenomeno mi preme ricordare essere bi-sessuale. Ci sono quintali di donne confinate in questo stato di-s-grazia-to, e puntualmente sono spesso quelle intelligenti, acute, ironiche, indipendenti, mentalmente attive e divertenti. Che compiono un errore: quello di entrare subito in uno stadio di estrema confidenza e spontaneità con l’uomo di turno tanto da apparire ai suoi occhi come l’AmicO BuffO!!!
L’amico buffo è peggio della friendzone: è un essere considerato al pari di un amicO (maschio), ideale per scorribande, serate al cinema, discorsi spinti sul sesso (che con gli amici in realtà non fanno, ma con te sì perché puoi offrire una utile opinione femminile), tantissime risate (sembra che alcuni uomini con le proprie fidanzate non ridano così spesso), viaggi, concerti, cene fuori…sei praticamente perfetta per tutto, tranne che per le sessioni orizzontali…e per un relazione amorosa, certo. E ti dicono pure che “con te ci sto tanto bene“, o “ce ne fossero di donne come te“ (se ce ne sono altre non so, ma visto che ci sono io approfittiamone, cretino, o no?!?) e si prodigano con sviolinate sulle tue qualità che ti fanno bene sì all’autostima, ma che comunque lasciano un punto interrogativo: quindi? Si fa nulla?
http://www.youtube.com/watch?v=4pnMWvbFpS8
No, non si fa nulla. E il motivo è semplice: non stiamo flirtando abbastanza! Quando un uomo va conquistato (perché un minimo ci interessa) fare la “compagnona” della situazione non è troppo indicato, così come essere eccessivamente scherzosa e presente. Meglio flirtare in modo aperto, ma non aggressivo (non aggressivo è la chiave, remember). Rimanere un po’ con l’aura misteriosa e gattata (gatte morte insegnano sempre) è consigliato. E fino a qui il concetto è semplice, chiaro e non fa una piega. Ma ci sono donne che si portano dietro fin dalle scuole elementari il ruolo (un po’ cercato, un po’ affibbiato) di eterne “amicone“, figlio evidentemente di una predisposizione relazionale più schietta e meno flirtona (o, come ci sono le bionde e le more, ci sono anche le flirtone e le tranquillone), grazie alla quale viene naturale comportarsi ed agire in un certo modo. Anche quando uno ci interessa. Quindi, che si fa?