Una visione fugace dal finestrino. Lei, impassibile dalla fermata effettuata dal treno poco prima, legge Oltre le porte del tempo senza mai dare una pausa ai suoi occhi stanchi dalla giornata lavorativa. Nella mano destra tiene in bilico una penna Bic nera, con la quale ogni tanto giocherella, intrecciandola con i lisci capelli neri. Con una compostezza ineccepibile, al contrario del treno che riparte a strattoni, continua la sua lettura.