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Oltre un milione di euro confiscati a Salvatore Greco

Creato il 29 luglio 2011 da Yellowflate @yellowflate

Oltre un milione di euro confiscati a Salvatore GrecoPalermo, la  Direzione Investigativa Antimafia di Palermo ha eseguito un decreto di sequestro di beni emesso dal tribunale di Palermo – sez. Misure di Prevenzione. Il mandato è stato emesso  nei confronti di Salvatore Greco, 42 enne palermitano, noto in città per essere il gestore del bar esistente all’interno della sala bingo “Las Vegas”. Il bar e la sala giochi sono risultati completamente sotto il controllo della cosca a cui appartiene il fratello di  Salvatore ovvero  Vincenzo Greco, classe 1967, pregiudicato mafioso, ora detenuto con le misure del 41 bis. Vincenzo Greco poi è noto essere persona  vicina ai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, grazie a loro infatti Vincenzo Greco risulta essere il capo  della famiglia di “Passo di Rigano”.  Mentre, Salvatore Greco aveva ottimi rapporti con  Tommaso Gambino, figlio di Rosario, leader della omonima famiglia mafiosa americana, che attraverso frequenti contatti con Claudio Lo Piccolo, figlio minore del boss Salvatore, perseguiva la politica di “reinserimento degli scappati”, mediante un progressivo avvicinamento agli associati mafiosi, emigrati negli StatiUniti negli anni ’80, emigrazioni forzate atte a fuggire dalle “condanne” emesse dai corleonesi. Gravissimi gli atti esistenti contro  Salvatore Greco  che sin da giovane età avrebbe avuto rapporti con personaggi del calibro di : Mannino Alessandro, palermitano, classe 1960, della famiglia di Passo di Rigano;  Inzerillo Giovanni, nato a New York, classe 1972, figlio del boss Totuccio Inzerillo, assassinato a Palermo il 10 maggio 1981, durante la cosiddetta seconda guerra di mafia e tratto in arresto nell’ambito dell’operazione “Old Bridge”; Catania Filippo, palermitano, classe 1969, titolare di due parruccherie-centri benessere siti in Palermo, denominati “Loca club” e “O sole mio”, cognato di Parisi Gerardo, persona che favorì la latitanza di Salvatore e Sandro Lo Piccolo; La Barbera Matteo, figlio del boss Michelangelo, già componente della commissione provinciale di cosa nostra, palermitano, classe 1973, gestore del panificio “La casetta delle delizie”, che favorì la latitanza di Franzese Francesco.

Il provvedimento notificato oggi con la confisca di oltre un milione di euro vede tra i vari beni: appezzamento di terreno, sito in Palermo, adibito a distributore di carburante; fabbricato, sito in Palermo, adibito a rivendita di prodotti ittici; fabbricato, sito in Palermo, adibito ad officina di elettrauto, inoltre essendo il Greco nel cda del centro benessere denominato “Hammam Lo Zahir”, ubicato in Termini Imerese, l’atto notificato lo prevede la sospensione anche da tale carica.

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COMMENTI (1)

Da eleonora gaeta
Inviato il 30 luglio a 16:43
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Volevo informare colui che scrive l’articolo che l’amm. unico dell’HAMMAM LO ZAHIR srl è la sottoscritta nella persona di Eleonora Gaeta. L’azienda è sanissima e non ha alcun problema finanziario ne penale. Sono qui a specificare perchè in seguito al servizio giornalistico sulla confisca dei beni a Salvatore Greco amm.di ARIA D’ORIENTE sono state divulgate delle immagini del mio centro e della mia insegna. Tramite il mio avvocato è stata già fatta diffida agli organi competenti e anche alle testate giornalistiche televisive al fine di porre in essere le dovute correzioni e oggi, 30/07/2011, hanno provveduto specificando che la mia azienda non ha nulla a che vedere con la faccenda. Quindi vi esorto a fare le dovute correzioni e smentite, al fine di evitare denuncia x diffamazione con relativo risarcimento danni. Distinti saluti