Siamo partiti da Delfi di buon ora e abbiamo preso la strada verso Olympia. Dopo pochi km abbiamo trovato una spiaggetta libera, così ci siamo fermati per un bagno fugace. L’acqua era meravigliosa, appena tiepida e limpidissima. E’ stata dura rimettersi in viaggio… ma la strada era ancora parecchia e siamo ripartiti.
Per raggiungere il Peloponneso, si attraversa il Ponte di Rio lungo circa 2km percorrendo lo stresso di Corinto. Dall’altra parte del ponte si trova la caotica Patrasso. Da Delfi ad Olympia ci sono 260 km di statale….il viaggio sembra non finire mai. Infatti quando siamo arrivati ad Olympia eravamo stanchissimi, ma non potevamo rimandare oltre e, visto che erano le 15.30, abbiamo cercato una stanza alla Pensione Poseidon (45 € senza colazione) per farci una doccia e lasciare i bagagli. Fatto questo ci siamo diretti agli scavi.
Come tutti i siti archeologici della Greca, anche qui sembra tutto lasciato a sé stesso. Un vero peccato, poiché il complesso è (o meglio era) meraviglioso: il tempio di Zeus e quello di Hera con l’altare sul quale viene, a tutt’oggi, accesa la fiamma olimpica; le terme con i pavimenti ancora ben conservati, la palestra in cui si allenavano gli atleti e lo stadio che ha visto la nascita dei primi giochi olimpici nel 776 A.C.

La sera abbiamo mangiato in un ristorante tipico con le tovaglie a scacchi (noto indice di genuinità a buon mercato

E’ una cittadina come tante, che sfrutta il nome degli antichi fasti, anziché perpetrarne la gloria.
