Cammino fra polveri e macerie
guardo colori e braci
affascinato e stordito
cerco di capire cosa accada
cosa mai sia accaduto
sempre
nei giorni e nei millenni
Se ascolto mi sforzo tento di sentire
mi fermo fra esplosioni e rumori
guardo mi ostino ad ascoltare
nette le voci si alzano
raccontano spiegano si spezzano
masse e solitudini
amori e guerre
.
Le sento adesso
chiare
sono le voci dei poeti
***
In questo mondo ancora dove è detto in numeri ‘umanità’
e in questo tempo del terrore
Io col cuore
Dove si cade sotto colpi di pugnale e di contabilità
in questa terra di delitti
Io col cuore
Dove la vita viene pagata a tempo e la qualità a chilo
In questa terra senza più fiori
Io col cuore
E ricordo in lontananza due lacrime
qualche sorriso e mangiare per strada
Io col cuore
Dove due persone fatto un letto matrimoniale
un bambino una scuola
un malato un sociologo
Io col cuore
Ancora per quanto?
***
Partono
.
Partono uno dopo l’altro
senza neppure avvisarmi
Partono così
senza programmare
senza ritorno
senza neppure salutarmi
Qualche riga di giornale
informa
Rammarico
dovuto di molti
ancora un giorno e
quando il tempo delle partenze
è così fitto
vuol dire ch’è tardi
bisogna mi prepari anch’io
***
Vorrei parlarti
dirti di te di me del mare
ma questo non basta
Vorrei guardarti
nel cielo sereno che porti addosso
ma questo non basta amore
Vorrei darti tutto di me
o quel poco che resta
ma ti giuro non basta
amore mio
Vorrei portarti via
dove non ci sono affanni e viltà
ma questo non basta
Vorrei vedermi morire per te
e questo non serve
amore mio
Allora vorrei solo toccarti le dita
e volare
ridere e dimenticare
leggere di te
sederti accanto
forse solo questo
oggi mi basta
amore mio
***
Quando tutto sembra finire
c’è un suono un rumore una musica
una diversità
che ti aiutano a ricominciare
***
Ti vedo nel sorriso
appena accennato
guardo la tua inguaribile tristezza
e mi perdo
per fortuna guardo
il tuo collo bianco, l’accenno d’un seno
e mi salvo
Sei materia e mistero
uccello ferito e solitario
sei quel mondo che non riconosco più
in quel mondo che bambino ho visto
nei film nei libri
poi ti vedo sfilare le calze e sei donna
sublime ma un essere umano soltanto
***
Inutilmente sbatto le ali
sempre più piccole
contro la carta moschicida
Il vissuto m’appare così breve
tutto sprecato attorno
come fossi nato per immergermi
nel fetido braccio della notte
prima ancora di vivere
***
Beppe Costa, catanese, (dopo aver pubblicato alcuno libri di poesia, narrativa e guide turistiche nei primi anni ’70), inizia il mestiere di editore nel 1976 pubblicando il primo libro della Pellicanolibri. Nel 1978 conosce Dario Bellezza col quale inizia una grande amicizia e una lunga collaborazione editoriale.
Nel 1984 pubblica “Romanzo siciliano” che gli consegna una certa notorietà che gli permette di conoscere e stringere affettuosa amicizia con Alberto Moravia e Dacia Maraini.
Collabora fino al 1985 (anno in cui si trasferisce definitivamente a Roma) con articoli sul Giornale del Sud e sui Siciliani, quotidiano e rivista diretti da Giuseppe Fava, e pubblica sul Giornale di Sicilia, interviste ad Alberto Moravia, Enzo Jannacci, Léopold Sédar Senghor, Leo Ferré. Partecipa inoltre al programma radiofonico di poesia di RadioRai.
Prosegue anche a Roma il lavoro con la Pellicanolibri. L’anno successivo, insieme ad Adele Cambria, riesce a fare applicare per la prima volta la legge Bacchelli, per Anna Maria Ortese. Editore coraggioso, ha pubblicato tra gli altri “Panico” di Fernando Arrabal, Alejandro Jodorowsky e Roland Topor; Anna Maria Ortese, il primo libro di Manuel Vazquez Montalban, scopre Arnoldo Foà scrittore, Luce D’Eramo, Angelo Maria Ripellino, Goliarda Sapienza. Il suo percorso di poeta si snoda, a partire dagli anni ’70 ad oggi, fra testi teatrali, romanzi, racconti, poesie, tra cui spicca il premio Alfonso Gatto per la raccolta “Impaginato per affetto”, venuta alla luce con una prefazione di Giacinto Spagnoletti.
Per scoprire allora se qualcuno i libri li legge davvero nel ’92, all’estrema periferia nord di Roma (Casalotti) apre una grande libreria che, presto, diventa anche un salotto con ospiti provenienti da tutt’Italia. Per Costa la vita e la poesia non sono che ‘l’arte dell’incontro’.
“Anche ora che la luna” è la sua ultima opera poetica, di cui è uscito un cd con alcuni brani recitati dallo stesso autore sulle note del pianista Giovanni Renzo. Esce in giugno, edito da Multimedia – Casa della poesia di Baronissi, il libro che porta lo stesso titolo.
I suoi versi sono letti anche da attori quali Arnoldo Foà e Lina Bernardi. Fondamentale è l’uso della musica nella sua scrittura.