Ogni estate, fin dal 2006, Torricella Peligna dedica al suo più illustre concittadino – almeno quanto a origini – il Festival letterario Il Dio di mio padre. Dal 19 al 21 agosto è andata in scena la sesta edizione, che ha visto, come sempre, la partecipazione di Dan e Victoria, figli di John. L’opportunità di rendere omaggio al mio autore preferito, il primo cui ho dedicato uno spazio all’apertura di questo blog, era ghiotta e irrinunciabile.
Ho davvero apprezzato la struttura del Festival, curata fin nei dettagli. Nel corso dei giorni si sono succeduti appuntamenti di vario tipo, come presentazioni di libri (tra cui Come vendere un milione di copie e vivere felici di Antonio D’Orrico), proiezioni di film legati a John Fante, la lectio magistralis del filosofo Gianni Vattimo, il concerto del jazzista Enrico Rava, dibattiti e contest letterari, fino al coinvolgente reading conclusivo di Dan Fante e Domenico Galasso. Insomma, ce n’è stato per ogni gusto, e tutto molto ben riuscito.
Con l’occasione ho voluto donare alla Mediateca John Fante, teatro di quasi tutti gli eventi in programma, una copia di Babbobecco. Per me, lo dico sinceramente, è stato un onore mettere il mio romanzo a disposizione degli utenti di Torricella Peligna e dintorni, in un luogo culturale dedicato all’alter ego di Arturo Bandini e Dominic Molise. Non posso che rinnovare i miei complimenti all’organizzazione del Festival e mandare un caloroso abbraccio a tutti i fan di John Fante che si sono riuniti con gioia in provincia di Chieti!