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Non ricordo, adesso, da quanti anni non mi era più capitato di prender parte a tutte le sere de "La Luna è Azzurra", il festival di teatro di figura, ideato ed organizzato dagli amici di TerzoStudio, Alberto Masoni ed Alessandro Gigli.
Torno a scriverne, qui sul mio blog, soprattutto perché ho da fare un omaggio ad una giovane artista, conosciuta in attesa dell'inizio del suo spettacolo, che mi ha sorpreso per la sua storia, emozionato per la sua bravura, divertito con il suo spettacolo.
Il suo spettacolo va in scena nel luogo che da sempre ospita lo spettacolo che ogni sera apre il festival, spettacolo di solito maggiormente dedicato ai bambini.
Quindi sempre solo marionette o burattini.
Prima dello spettacolo Silvia Diomelli si racconta un po'. Vive a Pontedera, ha iniziato costruendo marionette per venderle. Poi, frequentando il mondo delle rassegne, ha pensato a produrre degli spettacoli propri.
Adesso pensa, e sogna, di farne il proprio lavoro principale.
“Soul Wood”, questo il titolo del suo spettacolo di questa sera, è un piccolo, splendido spettacolo che accompagna gli spettatori nel magico mondo delle marionette.
Accompagna gradualmente lo spettatore in un'atmosfera poetica, attraverso i sinuosi movimenti di un impeccabile trapezista indiana, per poi passare a pregustare il segreto che racchiude uno scrigno dalla comparsa inattesa.
Il clou dello spettacolo è comunque, senz'altro, la parte finale, quando è il momento dello Zio Tatì.
La marionetta è un provetto suonatore di flauto, che accompagna con il suo suono, un'ape prima, e una farfalla poi, ad incontrare un magnifico fiore.
Per poi trasformare il suo flauto in una cannuccia con la quale fare bolle di sapone, di tutte le forme.
Brava Silvia. Auguri!
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