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Omaggio ai medici salentini caduti nella Grande Guerra

Creato il 17 febbraio 2012 da Cultura Salentina

copiuudi Lucio Causo

 

Luigi Ruggero Cataldi, cittadino tugliese trapiantato a Verona, giornalista e scrittore di filatelia e numismatica italiana ed internazionale, con un pregevole saggio pubblicato su “Note di Storia e Cultura Salentina” – rassegna annuale della Società di Storia Patria per la Puglia – Sezione di Maglie, Otranto e Tuglie – ha voluto rendere omaggio ai medici salentini che presero parte al primo conflitto mondiale e che sacrificarono la propria vita per servire la Patria e la professione di medico.

Il volume della Società di Storia Patria rappresenta i vent’anni che le “Note di Storia e Cultura Salentina” raggiungono i soci, le biblioteche e gli archivi, le università e i principali luoghi di studio della nostra Provincia ed anche fuori. Questo numero rappresenta il ventesimo traguardo di tanti anni di ricerca e di studio per ricordare tutti coloro che sono già stati e tutti quelli che ci saranno per tramandare la nostra storia e la nostra cultura alle future generazioni.

Luigi Ruggero Cataldi, salentino di Tuglie, aveva già scritto “La Posta in Verona e nella sua provincia”, riscuotendo notevole successo di pubblico e di critica, ed oggi, con lo scrupoloso e preciso lavoro di ricerca sul primo conflitto mondiale, ha raccolto i nomi dei medici che nella Grande Guerra sono partiti per assistere e curare i nostri soldati che combattevano al fronte. Alcuni di questi giovani medici non hanno fatto ritorno alle loro case ed alle loro famiglie.

Il saggio di Cataldi si divide in tre parti: la prima comprende i medici che sono caduti in combattimento; la seconda i medici che sono morti per malattie contratte al fronte; la terza elenca le motivazioni delle medaglie al valore che sono state conferite ai medici salentini.

Tra i sanitari caduti in combattimento ci sono i leccesi Frigino Domenico di Aradeo, Giuseppe Pasquale Greco di Caprarica di Lecce, Eugenio Arditi di Presicce, Alessandro Goito di Veglie e Nicola Giaccari di Salve.

Tra i sanitari morti per malattie contratte al fronte ci sono Renato Costantini di San Donato, Giuseppe Nicola Gorgoni di Galatina, Francesco Greco di Caprarica di Lecce, Angelo Megha di Palmariggi, Umberto Pasca di Minervino di Lecce, Luigi Scupola di Specchia.

Molti sono i sanitari leccesi che nel primo conflitto mondiale furono insigniti di medaglia al valore militare.

Un bel saggio quello di Cataldi, ricco di notizie e di fotografie dei medici salentini che sono stati in guerra. Tante le gesta eroiche compiute da questi valorosi medici che hanno sacrificato la loro vita per salvare gli altri.


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COMMENTI (1)

Da OK MORANDO SERGIO Crocefieschi Genova Malpotremo Lesegno Italia Argentina San Morando
Inviato il 11 aprile a 17:58
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Molti sono i soldati dimenticati che hanno partecipato obbligatoriamente alla "grande guerra" molti soldati sono morti altri si salvarono..ma ugualmente dimenticati..già perché l'Italia ricorda nei libri di storia solo come al solito i nomi di generali e di qualche graduato..ma un solo nome dei milioni di soldati Italiani morti o partecipanti del primo conflitto mondiale..quasi totalmente nulla..nemmeno le Vie delle stesse città o Paesi Italiani i nomi di soldati ne sono ricordati esempio Piazza Ragazzi del 99 in tante città compaiono ma i nomi dei giovani soldati mandati in guerra a16 anni..mai sono scritti..tutto è messo in generale..e molti sono i diari nelle case degli Italiani discendenti..storie mai scritte nei libri di storia..come quella del Soldato Francesco di Luigi Morando..nato nel 1899 a Crocefieschi (Genova) in guerra a 16 anni..un diario di guerra come tanti altri..ne descrivono i cruenti avvenimenti in Genovese..un Ragazzo del 99 come altri dimenticato..ma non da tutti..Morando.