Questa mostra non è solo un omaggio all'Artista che è Renzo Verdone e che tutti possono conoscere per la sua impeccabile tecnica e contenuti delle sue opere, ma è un omaggio a tutto tondo. All'uomo, al marito, al compagno, al padre, all'amico e tutto quello che lui ha saputo essere nella vita quotidiana nel corso degli anni che abbiamo vissuto insieme. Non abbiamo fatto in tempo a festeggiare le nozze d'oro e, allora voglio per questo affermare ancora una volta il mio amore per lui. Condividere con tutti gli amici dei frammenti di vecchi filmini familiari che ricordano momenti felici che hanno fatto parte della nostra vita. Una vita faticosa e controvento, perché Renzo ha sempre fatto scelte di vita coraggiose e personali. Amava mettersi in gioco e con lui si viveva di sfide continue. Il suo carattere autonomo, fiero, realista, coerente, sincero, e determinato lo ha portato spesso a ricominciare tutto da capo. Nel lavoro autonomo, come grafico, di vetrinista, nella scelta di tornare a scuola da adulto per conseguire la maturità e poi la laurea, per poter finalmente insegnare....Insomma un uomo con una forte volontà. Ha molto amato il suo ruolo d'insegnante. Il rituale giornaliero con i ragazzi lo stimolava e appagava parecchio. Con il suo fascino di affabulatore e il pathos che emanava era molto amato, stimato e rispettato dai suoi allievi. Diceva che era un continuo dare ma che in cambio riceveva altrettanto, se non di più... Non amava e mostrava tutta l'insofferenza provata per il pressapochismo, le persone che non mantengono fede alla parola data, l'inefficienza, la banalità, il servilismo, la mediocrità, i ritardatari, l'ipocrisia...Ha sempre pagato lo scotto di una coerenza e di una integrità che non faceva sconti a nessuno. Non era disposto a subire niente passivamente, neanche la malattia. Un vero uomo, un guerriero che sino all'ultimo respiro ha affrontato la morte con la combattività e la fatica del campione che affronta con tenacia ed orgoglio l'ultimo sforzo finale...
Il suo segno zodiacale non poteva che essere quello del Leone. Una personalità dominante, autorevole, autocritica, eclettica, passionale. Il suo portamento era veramente regale e imponente, che non conosce mezze misure. Non si poteva non essere travolti e affascinati dal suo impetuoso e dinamico carisma. "La sua intelligenza accende sfide intriganti e non tollera imposizioni e non ama essere contraddetto, non accetta rifiuti o cali d'interesse. Sicuri del loro pensiero e dell'operato , il mondo non deve mai vedere il lato di debolezza. " Gli ostacoli non lo sfiancavano anzi, solleticavano la sua ambizione di uomo consapevole, che deve saper risolvere da solo le problematiche che la vita gli pone davanti e lui ne aveva la forza mentale e fisica. Affermava che essere veri uomini significava proprio questo.
Non si è mai adeguato alle correnti né artistiche né di pensiero diceva sempre di sentirsi "un cane sciolto" libero di pensiero e di spirito. Naufrago per vocazione, sempre alla ricerca della sua identità più segreta...sempre inquieto e scettico anche nei confronti delle persone. A chi lo accusava, di essere pessimista lui rispondeva che era semplicemente realista. E come tutti i veri Artisti in parecchie sue opere è stato un profeta. Ha avuto un'infanzia dove, per diversi motivi, non ha conosciuto la tenerezza e questo lo ha segnato parecchio. Ecco perché la sua difficoltà, specialmente all'inizio, quando l'ho conosciuto, ad abbandonarsi completamente al sentimento dell'amore. Poi ha saputo essere tenero e anche romantico senza essere "smielato".
Renzo: la personificazione dell'ideale estetico. Amava la bellezza in ogni manifestazione artistica, inorridiva davanti al cattivo gusto di ogni genere e forma.
Una persona d'ingegno e manualità non indifferenti. Un uomo che amava tantissimo il dialogo ma che faceva fatica a controllare il suo carattere che s'infiammava ardentemente nelle discussioni... a volte aveva delle risposte sincere, anche aggressive, secche dissacranti e taglienti... Renzo, durante le vacanze, trascorse ogni anno a Vallerotonda, (paese di origine dei miei) amava giocare delle interminabili partite a carte con gli amici, con i quali spesso intavolavano grandi disquisizioni, polemiche e ragionamenti sul sociale...Ormai si sentiva di casa a Vallerotonda. Lui, come nostra figlia Katia che ha voluto essere sepolta nella piccola cappella nel cimitero del paesino. Ora Renzo riposa accanto a lei...
Io l'ho amato, lo amo e lo amerò tantissimo per sempre.
Grazie agli amici che hanno avuto il piacere di condividere questi viaggi nella memoria con me.
Bruna Verdone