Tutto è nato da una frase della mia amica Maria: “Scordata come un ombrello”.
Tanta filosofia dietro un oggetto tanto comune, eppure così speciale.
Questa è la sua “umile”, illuminata interpretazione delle mie immagini.
Grazie cara Maria e…..CHAPEAU!
Spesso, quando qualcosa cessa di esserci utile, la scordiamo e per noi smette di esistere.
Gli ombrelli, i dimenticati per eccellenza, hanno storie oltre il nostro ricordo.
Imprudentemente accantonati, dimenticati nei luoghi più impensati, superficialmente persi, raccontano mille storie.
Ogni volta nuove mani, nuovi viaggi, nuove giornate di pioggia.
Maldestramente richiusi ancora bagnati e senza seguirne le pieghe, lasciati in un cantuccio dal quale partiranno ancora una volta.
Scordati in treno, sull’auto di un amico, in un lontano portaombrelli, vengono sostituiti con la stessa facilità con cui, chi li trova, ne diventa il nuovo compagno.
Itinerari complessi e imprevedibili segnano la vita degli ombrelli, oggetti magici e senza padroni, nati per creare una barriera tra noi e il cielo quando la pioggia cade e ci ricorda quanta poca distanza ci sia tra noi e le nuvole.
(Testo di Maria Di Poppa)
English
Everything started with this phrase by Maria: “I have been forgotten as an umbrella”.
A lot of philosophy behind such a common object and yet so special.
This is her “modest”, enlightened interpretation of my images.
Thank you Maria and…..CHAPEAU!
Often, when something ceases to be useful for us, we forget it and this stops to exist. Umbrellas, forgotten for excellence, have stories beyond our memory.
They are carelessly put aside, forgotten in the most unexpected places, superficially lost, but, somehow, they keep telling us a thousand stories.
Whenever new hands, new journeys, new rainy days.
They are folded still wet, dropped in a corner from which they begin a new adventure.
We forget them in a train, in a friend’s car in a very distant umbrella stand. They are replaced easily and those who find them, become the new partners.
Complex and unpredictable routes mark the life of umbrellas, magic items with no bosses, born to create a barrier between us and the sky, when the rain falls and reminds us how little is the distance from the clouds.
(Text by Maria Di Poppa)
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