Photo Credits: London Undercover
L’ombrello che accompagna un uomo dal passo svelto gli conferisce un’aria sicura e dignitosa.
Un ombrello di buona qualità, a piena lunghezza potrà accompagnarvi per molto tempo (se non lo smarrite prima).
Eppure, proprio per la paura di dimenticarlo o di esserne derubato la prima volta che lo si lascia nel portaombrelli del bar, gli uomini tendono ad utilizzare orribili ombrelli, spesso riportanti loghi di villaggi turistici visitati qualche estate prima, o la pubblicità dell’elletrauto di fiducia.
Ma la stessa sorte non potrebbe accadere all’ultimo telefonino super tecnologico o ad una penna preziosa che invece sono oggetti che vengono sfoggiati con fierezza e più volentieri?
Credo che di base manchi la cultura dell’ombrello e lo si consideri un oggetto noioso quanto la pioggia, da utilizzare solo per necessità e liberarsene il prima possibile.
Ad aggravare la situazione ci ha pensato l’invasione di ombrelli cheap provenienti dall’Estremo Oriente, per cui, l’ombrello, ha perso completamente la sua immagine di status symbol.
Conoscere realmente questo accessorio, che in alcuni casi e’ una vera e propria opera d’arte, potrebbe farlo diventare un oggetto del desiderio, che vi conferirà molta eleganza e vi donerà un raggio di luce nelle tristi giornate piovose.
L’Ombrello da Uomo di Jonas Hanway
Fino alla metà del 1700 l’ombrello era considerato un oggetto prettamente femminile. Veniva infatti utilizzato inizialmente come parasole dalle donne per riparasi dalla calura e per proteggere la loro delicata pelle dai raggi solari, in seguito poi come parapioggia, per non rovinare l’acconciatura e gli abiti.
Nel 1750 circa Jonas Hanway, filantropo e viaggiatore britannico, si stancò di far parte di quella schiera di gentlemen che preferivano inzupparsi d’acqua sotto al diluvio mentre aspettavano la carrozza, piuttosto che usare un oggetto che, a loro parere, avrebbe potuto mettere in dubbio la loro virilità, per cui iniziò ad uscire con l’ombrello nelle giornate piovose, diventando lo zimbello di tutti i signori
Per Gentile Concessione di -New York Public Digital Library-(splendido archivio)
Ma da lì a breve qualcuno si accorse di quanto saggia invece fosse stata l’idea di Hanway, per cui, da quel momento, l’ombrello divenne compagno inseparabile e segno distintivo (insieme alla bombetta) del gentleman inglese.
John Steed (Patrick Macnee) Agente Speciale nell’omonima serie degli anni 60 nascondeva nel’ombrello, in realtà, strani marchingegni per difendersi “dai cattivi”
D’altronde l’Inghilterra è nota per il suo clima piovoso, per cui non c’e’ da stupirsi che sia stato proprio un inglese a rendere l’ombrello così popolare.
Gli ombrelli non sono tutti uguali, e possono essere costruiti in modi differenti.
GLI OMBRELLI DI QUALITA’
- Ombrello da Uomo ad asta intera: manico ed asta sono formati da un unico pezzo di legno pregiato.
- Ombrello da Uomo ad asta scortecciata: asta e manico sono in un unico pezzo di legno che, con la scortecciatura, risulta più flessibile.
- Ombrello da Uomo a collo d’oca: manico in legno pregiato ed asta in faggio che può essere tinto oppure naturale.
MATERIALI PER MANICI ED ASTE
Di seguito le essenze più pregiate utilizzate per manici ed aste di ombrelli artigianali di alta qualità.
- MALACCA: liana proveniente dall’Indonesia; resistente leggera ed elegante. Il manico di Malacca risulta formale, e quindi adatto ad un abbigliamento impegnativo o per cerimonie.
- BAMBU’: la pianta del bambù è molto pregiata, soprattutto per la periodicià della fioritura che varia dai 5 ai 120 anni! Il manico in bambù è versatile, meno formale di quello in malacca ed estremamente vario per qualità, colore e nodi;
- CILIEGIO MARASCA: legno di una particolare specie di ciliegio proveniente dall’Asia Minore che non produce frutti. Quando non viene verniciato, la sua particolarità è quella di emanare profumo di amarena per molti anni. Elegante ma versatile.
- GINESTRA: il legno di ginestra è molto resistente ed è una pianta tipica delle regioni mediterranee. Data la sua struttura di evidente robustezza è adatta ad abbigliamento sportivo ma altrettanto robusto, come potrebbe essere un completo in tweed.
Esistono anche altri legni nobili nella costruzione dell’ombrello come aceri canadesi, legni di castagno, legno di ickory, nocciolo, canna da zucchero ecc. Click sulle immagini per ingrandire.
- Ombrello con manico in ciliegio naturale
- Ombrello con manico in ginestra
- Manico In Malacca – Talarico
- Manico in Bambù – Talarico
Fate attenzione alla curvatura del manico che deve formare un arco che tenda a chiudersi e non rimanere aperto. Un manico che ha poca curvatura è un manico scadente, per il quale non vale la pena di buttare via soldi
COMPOSIZIONE DELLA COPERTA
La bellezza e l’eleganza dell’ombrello, quando e’ aperto, è la forma leggermente a cupola che si viene a formare. Per questo gli ombrelli pieghevoli dovrebbero essere tenuti in considerazione solo come ombrelli di emergenza, perchè la loro costruzione non permette di ottenere la stessa forma ben definita, facendo perdere così così tutto il fascino a questo accessorio.
Ombrello Ditta Mario Talarico
Diametro
Gli ombrelli possono essere realizzati in diverse grandezze, la grandezza standard ha una coperta generalmente di 63 cm di diametro fino ad arrivare agli ombrelli oversized che possono superare anche i 100 cm.
Tessuti
I tessuti degli ombrelli di qualità sono cotoni nobilitati e trattati, come il cotontex, il cotone resinato, ma si possono trovare anche i nylon setificati, per maggiore eleganza e lucentezza. Il twill pesante di nylon è quello maggiormente apprezzato dagli intenditori.
Famosi per la loro resistenza al vento ed impermeabilizzazione sono i tessuti utilizzati dalla produzione francese VERITABLE CHERBOURG.
Test eseguiti dall’istituto Tecnico Areonautico di St. Cyr sugli ombrelli VERITABLE CHERBOURG
I test hanno verificato che resistono al vento, in direzione frontale, fino alla velocità di 120 km orari e, in senso contrario, fino a 54 km orari. Una goccia d’acqua, invece impiega solo 4 secondi per scendere dalla cima dell’ombrello fino al fondo della cupola.
Stecche
Le stecche che si trovano sotto alla coperta servono per tenerla ben tesa e sorreggerla e sono formate da due parti: una stecca piu’ lunga che è quella di sostegno e tende la cupola quando si apre l’ombrello e termina in una sferetta, ed una più corta che si incerniera nella prima. Quella più corta, poi, nella parte finale finisce dentro ad un cilindretto che negli ombrelli di qualità deve essere in metallo.
Le stecche negli ombrelli di qualità sono in acciaio, ed è bene evitare stecche in altri materiali, per due motivi:
il primo è che non possono garantirvi la stessa robustezza;
il secondo è che, per una questione estetica, l’ombrello quando sarà chiuso non avrà la stessa linea elegante, in quanto, specialmente le stecche in carbonio, sono di diametro superiore a quelle di acciaio.
Nastrino
Sulla coperta poi è cucito un nastrino (a volte due uno in alto ed uno in basso) che serve a tenere l’ombrello ben serrato quando è chiuso. Il nastrino ha un anello metallico cucito sull’estremità libera da fissare ad un bottone che negli ombrelli di qualità è di madreperla.
Ombrello Ditta Talarico
Puntale
Il puntale, cioè la parte che esce dalla tela e che tocca per terra, può essere in corno, in legno o in metalo; gli ombrelli scadenti lo hanno di plastica.
Ora che siete in grado di riconoscere un ombrello di qualità sta a voi la scelta, secondo il vostro gusto ed il vostro stile.
Non sottovalutate la possibilità di possedere ed esibire un bell’ombrello per distinguervi da tutti gli altri. Vi durerà a lungo, vi riparerà dalla pioggia e dal vento e vi fornirà l’occasione di dare un passaggio ad una bella signora o signorina che si sta inzuppando. Vi farete ricordare per la vostra classe… e non per un brutto ombrello.
QUALE OMBRELLO SCEGLIERE
Misure dell’Ombrello Ideale
L’altezza dell’ombrello dovrà essere adeguata alla vostra. Esistono in diverse misure, provatelo, prima di acquistarlo.
Il diametro, può dipendere dalle esigenze, anche se consiglio di evitare gli “ombrelloni per due” perchè risultano ingombranti e poco pratici. Un bell’ombrello di 8 spicchi e di circa 65 cm. di diametro è più maneggevole e discreto.
Occasioni formali:
sicuramente gli ombrelli scuri saranno i più adatti; dal nero per la sera, ai colori classici per il business. I migliori sono gli ombrelli realizzati completamente a mano dalla storica ditta napoletana Mario Talarico famosa in tutto il mondo:
Per Tutti I Giorni:
un bell’ombrello robusto e che ti ripari dagli acquazzoni nelle giornate ventose senza rinunciare alla tua immagine come quello della collezione francese Le Veritable Cherbourg
Per i Più informali:
coloro ai quali non piacciono gli ombrelli tradizionali dai colori classici, non devono rinunciare nè alla loro personalità nè alla possibilità di avere un ombrello che li distingua. London Undercover unisce originalità, colore e qualità
CURA DELL’OMBRELLO
Come tutte le cose belle, se si vuole che durino nel tempo, anche il vostro bell’ombrello di qualità avrà bisogno di attenzioni.
Ecco i consigli autorevoli di Mario Talarico: