Omeopatia e cibo: sappiamo ciò che mangiamo?

Creato il 29 aprile 2012 da Amandacastello2010

Con piacere ospito sul blog Pachamama Federica, una giovane amica di 20 anni di Vicenza, che ha preso parte ad un’interessante conferenza nel quadro di Omeofest .

Si è offerta, conoscendo l’attenzione che ho per il nostro Pianeta e sapendo bene la stretta relazione che intercorre tra la nostra saluta e quella della terra che ci ospita, di farci da inviata e pubblicare in due appuntamenti un reportage che vi farà drizzare le antenne!

Il tema: Sappiamo ciò che mangiamo?

Conosciamo davvero il cibo che acquistiamo?
Da dove viene?
Ci fa bene?

“A dare una risposta a questa serie di domande ci ha pensato il professore e scrittore Pino Africano.
Il prof. Africano è presidente e fondatore dell’associazione  “La salute me la mangio”, che ha come scopo quello di promuovere ricerche per un’alimentazione più sana ed equilibrata.
Il prof. Africano è membro e collabora attivamente con il  Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro.

Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF), la cui missione è di promuovere la prevenzione primaria dei tumori attraverso la ricerca e la divulgazione della conoscenza sulle loro cause, ha concluso un’opera ciclopica di revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto fra alimentazione e tumori. Vi hanno contribuito oltre 150 ricercatori, epidemiologi e biologi, di circa cinquanta centri di ricerca fra i più prestigiosi del mondo

Il professore comincia la sua conferenza con il dire che ognuno di noi ha dei pregiudizi e non è facile raggiungere un accordo ed avere un’opinione comune sull’alimentazione!
Africano sostiene che nell’alimentazione tutti dicono il contrario di tutto. Troveremo sempre libri di studiosi che affermano che un cibo fa bene e deve essere mangiato e altri libri che diranno che quello stesso cibo fa male.

Come possiamo orientarci?

Il prof. Africano ci racconta una ricerca interessante:
Africano inizia a parlare dei LEGUMI, con i quali hanno effettuato una ricerca su 500 000 pazienti in tutto il mondo per 8 mesi. Dopo questi 8 mesi hanno notato che i legumi, fatti mangiare 3 volte al giorno, una o due volte a settimana portano a:

-   Una perdita di peso;

-   Risolvono i problemi di stitichezza;

-   Mantengono giusti valori come la glicemia e il colesterolo;


E gli ospedali?

Gli ospedali sono i luoghi dove i regimi alimentari sono peggio regolati! E dovrebbero essere luoghi di cura! Pensiamo, ad esempio, uno dei cibi più indigeribili che puntualmente viene servito in ospedale: la pastina in brodo.
Il prof. Africano sostiene che è giustissimo mangiare carboidrati, ma che bisognerebbe masticarli il più possibile. La pastina in brodo è piccola e praticamente impossibile da masticare! Come si può digerire al meglio qualcosa di non masticato? La prima digestione inizia con la masticazione!

E lo zucchero?

È uno invece dei più potenti infiammatori che alimentano le cellule tumorali.
Sia quello normale che quello integrale. Al posto dello zucchero, per dolcificare i cibi, sarebbe corretto mettere del miele o del malto, suggerisce il professore.

La prossima settimana continueremo con le parole di Federica che ci racconterà nello specifico di alcuni cibi che abbiamo sempre sulla nostra tavola.

Siete curiosi?

Un’anticipazione:

MELA:

- Mangiata a morsi fa diminuire il colesterolo di 5mg;

- grattugiata il colesterolo scende di 32 mg;

-frullata il colesterolo scende di 45mg.

A venerdì prossimo!


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