articolo tratto da Omeopatia33
Scandali omeopaticidi Simonetta Bernardini
Un lungo déjà-vu quello dello scorso fine settimana, segnato dalla tragica morte di un bambino di quattro anni avvenuta a Tricase, un paese in provincia di Lecce. L'odore dello scandalo più forte di quello della tragedia: è morto un bambino, ma era figlio di un omeopata, ma era curato con l'omeopatia.
Siti internet e quotidiani mobilitati e giornalisti indaffarati alla ricerca di dichiarazioni. E a fare le dichiarazioni, dalla parte della "scienza", i soliti noti, gli antiomeopatici nazionali. Dichiarazioni che si potevano leggere ad occhi chiusi, tanto erano uguali alle stesse di sempre. "I farmaci omeopatici non hanno alcuna efficacia" sentenzia il Prof. Ugazio, presidente della SIP; "Nei medicinali omeopatici non c'è nulla" ribadisce il Prof. Garattini (incurante di sapere che, invece, almeno nei medicinali omeopatici molecolari c'è un universo di molecole attive).
Ne approfitta anche il Comitato nazionale di Bioetica per ribadire che i genitori non hanno il diritto di scegliere l'omeopatia per la cura dei loro bambini. Via anche la patria potestà, quando si tratta di omeopatia. Eppure in venti anni non ricordo più di tre casi di pazienti deceduti per i quali si poteva avanzare l'"aggravante" della cura omeopatica o pseudo tale. Certo, un numero enorme di perdite, giacché anche una sola perdita è enorme. Ma un numero insignificante, purtroppo, nel novero delle cause di morte imputabile all'errore medico.
Ed è proprio questo il punto. L'errore medico è il punto. Una vita umana che viene perduta quando si cura con la medicina convenzionale si chiama "errore medico" e la medicina non c'entra, non è colpevole. Ma quando quel paziente si cura con l'omeopatia, allora tutta la medicina omeopatica è colpevole, tutti i medici diventano, nella bocca del Solone di turno, colpevoli e con loro anche tutti i pazienti diventano colpevoli di curarsi con "l'acqua fresca".
Speriamo che un domani si possa assistere ad un cambio di scenario e che, davanti ad un altro disgraziatissimo evento, i giornalisti si affannino a cercare altri pareri (ve ne sarebbero tanti) altri medici, convenzionalissimi e per niente sensibili all'omeopatia, ma disponibili ad argomentare con contenuti non preconcetti. Guadagneremmo tutt'altra informazione e qualche pagina di buon giornalismo al servizio della verità.”
In occasione di altri fatti analoghi, già ebbi modo di esprimere la mia opinione. Vorrei aggiungere, alcuni ulteriori e più recenti dati:
- in poco più di due anni, in Italia sono stati 329 i decessi dovuti alla pratica, o meglio mal-pratica, della medica convenzionale. Un fenomeno in crescita (1).
- le morti dovute ai farmaci sono ben 40.000 ogni anno, stando alle ultimissime stime (2)
- la prescrizione multipla di farmaci negli anziani, pratica abituale e spesso ingiustificata, è la più frequente causa di mortalità ospedaliera in questa categoria di pazienti (3).
Le varie discipline mediche, tradizionali e non, possono essere tutte utili nel migliorare la qualità della vita e nel curare le malattie, ognuna con i propri pregi e limiti. Bisognerebbe smetterla di fare gli sciacalli e avventarsi contro le medicine non convenzionali ogni qualvolta c’è un insuccesso o purtroppo una morte dovuti queste pratiche, dato che sul versante della medicina accademica in quanto ad insuccessi e morti non siamo per nulla messi bene.
FONTE:http://www.dottorperuginibilli.it/index.php/omeopatia/489-scandali-omeopatici-e-sciacalli-allopatici
Bibliografia1) Commissione di inchiesta su errori: 329 i decessi i due anni. Da: DoctorNews.it2) Farmaci, Federanziani: 40 mila morti ogni anno e 10 miliardi per le reazioni avverse. Da: http://it.paperblog.com3) La quinta causa di morte per anziani? Gli effetti collaterali dei farmaci. Da:www.naturalmentemeglio.it