Si è tenuto stamattina il seminario “L’orgoglio e i pregiudizi” sul tema del genere e dell’orientamento sessuale organizzato a Napoli da Redattore Sociale con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti della Campania in cui si sono confrontati rappresentanti delle organizzazioni sociali e del mondo dell’informazione. Tra i relatori Andrea Morniroli della Cooperativa Dedalus e il prof. Paolo Valerio dell’università Federico II di Napoli
“Le parole possono essere usate come un’arma contro l’omofobia e i pregiudizi – ha spiegato il prof. Valerio – L’identità di genere subisce cambiamenti radicali nel corso del tempo. I media hanno una grande responsabilità nel raccontare le evoluzioni di questo fenomeno, spesso veicolano messaggi sbagliati”.
“Anche il mondo della cooperazione sociale deve cambiare linguaggio – ha aggiunto Morniroli - Dobbiamo essere anche noi operatori sociali a fare autocritica e a cercare di rappresentare quello che facciamo in modo nuovo. Poi, anche la stampa deve fare la sua parte e smettere di rincorrere approcci superficiali o basati sulla logica dell’emergenza”
Al seminario sono intervenuti anche lo storico e scrittore Andrea Pini (con un excursus sul modo in cui i media hanno raccontato il mondo lgbt), Tommaso Giartosio (scrittore e conduttore radiofonico), Loredana Rossi (ATN - Associaizone Trans Napoletani), Ottavia Voza (Arcigay Salerno) e Alessandra Barbieri che ha snocciolato un po’ di dati raccolti dall’Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar) di cui è dirigente
“Si pensi che nel 2012 le segnalazioni del Contact service dell’Unar per discriminazioni sessuali sono state 144 – dichiara la Barbieri – Il 36,8% di questi casi si è svolto nella vita pubbliche, ad esempio aggressioni, scritte omofobe, il 33,3% attraverso i mass media. È questa la nuova sfida che ci aspetta, all’interno di una strategia nazionale più complessiva contro le discriminazioni, che intende agire nell’ambito della scuola, del lavoro, della formazione, della sicurezza”