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Omofobia: non una punizione, vogliamo i diritti

Da Enniorega

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Mentre a New York si celebrano le prime nozze Gay in italia naufraga il testo di legge sul reato di omofobia. La Camera ha approvato le pregiudiziali di costituzionalità stoppando, di fatto, l’iter legislativo.

Introdurre, però, l’aggravante dell’omofobia per i reati di violenza ci sembra solo un’ulteriore discriminazione. Un piccolo risarcimento per placare la coscienza di un popolo che non ha ancora la maturità democratica e il coraggio di pretendere i diritti civili per le coppie omosessuali. Crediamo che la maggioranza degli omosessuali Italiani non desideri  una punizione esemplare per i colpevoli di discriminazione, ma piuttosto la possibilità di essere riconosciuti agli occhi della legge. Però questo nessuno lo ha chiesto. In parlamento si trattano le condizioni di un’ulteriore diseuguaglianza e i politici si schierano da una parte o dall’altra per pura strategia.

Ad ogni modo il testo è stato bloccato, il reato di omofobia non esiste e i giornali avranno di che discutere durante il mese di agosto (quando, si sa, le notizie scarseggiano). Intanto a per lo stato di New York  Kitty Lambert e Cheryle Rudd sono ufficialmente moglie e moglie. Quando succederà anche da noi?


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