La scelta del candidato sindaco di Potenza del Pd alle prossime amministrative è una prerogativa del sindaco uscente: questa la nuova, sorprendente regola di cui leggiamo nelle cronache locali. Il primo cittadino del capoluogo lucano vuole assumersi la responsabilità di decidere chi sarà il nome proposto dal partito di maggioranza.
“Dunque – commenta il coordinatore dei Popolari Uniti lucani, Antonio Potenza – si tratta di una problema di eredità, non di una questione politica. Noi pensiamo invece che anche i cittadini di Potenza siano chiamati a partecipare a questa eredità”.
A scorrere le pagine sulla politica regionale, pare ci siano molti soggetti intenzionati a proporre cognomi per la carica di sindaco di Potenza. Ma l’ultima parola la dovrà avere Vito Santarsiero.
“E’ giusto – continua Potenza – che il partito di maggioranza relativa trovi un ottimo candidato a sindaco. Ma se questo vuol dire certificare una continuità con l’attuale amministrazione, temiamo che la tristezza che pare caratterizzi i potentini troverebbe un motivo di rafforzamento per gli anni a venire”.
Il riferimento è all’ultima graduatoria, realizzata dalla Scuola di psicoterapia “Erich Fromm” di Prato, che vede gli abitanti del capoluogo della Basilicata (e della relativa provincia) all’ultimo posto in Italia per grado di felicità. Qualcosa evidentemente non ha funzionato, finora.
“Non siamo qui – spiega Antonio Potenza – a fare critiche sin troppo facili e in fin dei conti poco utili, in questo momento. Siamo qui a chiedere agli amici del Partito Democratico di guardare con oculatezza alle scelte da compiere. Scegliamo tutti insieme, anche con il sindaco Santarsiero, perché no? Ma è giusto che emerga una discontinuità rispetto al passato, perché ci sia una vera alternativa che ribalti le sorti della nostra amata città”.
La situazione nazionale e regionale è quella che è, non si possono immaginare miracoli repentini. Si può e si deve però immaginare una visione del futuro di Potenza, una pianificazione di ampio respiro e di lunga durata.
E’ da tempo che i Popolari Uniti chiedono chiarezza e soprattutto credibilità nelle decisioni che contano. E quelle che riguardano la gestione della città capoluogo – la cosiddetta “città-regione”, mai davvero calata nel proprio ruolo naturale – sono fondamentali.
“Dirlo non è reato di lesa maestà nei confronti del sindaco uscente – conclude il coordinatore Pu, Antonio Potenza – c’è un popolo che sta soffrendo, e non si può pensare di dargli soluzioni vecchie e dannose. Per queste elezioni ci vuole il passo lungo, il colpo di reni che faccia uscire Potenza fuori dall’impasse in cui si dibatte oramai da anni. Amici del Pd: decidiamo tutti insieme, avendo come unico obiettivo il bene di Potenza”.
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