Non è solo degli animi romantici il desiderio di trovarsi a fluttuare sulle nuvole e On Space Time Foam, l’opera di Tomás Saraceno, installata all’HangarBicocca di Milano conduce per mano lo spettatore-fruitore in questa dimensione fanciullesca. Più che di una semplice opera d’arte, si tratta di un esperimento che ingloba il luogo in cui è realizzata ed acquista senso solo quando, oltre ad essere osservata dal basso, è anche vissuta dall’alto. A prima vista si tratta solo di tre membrane trasparenti in PVC, sospese nel vuoto, a ventiquattro metri d’altezza. Ma a sorreggere l’opera sono settemila metri cubi d’aria calda, che creano una pressione tale da permettere alle membrane di essere gonfiate. L’idea attorno alla quale ruota On Space Time Foam è la correlazione tra causa ed effetto. Dall’azione di ogni persona che vive l’opera, che sale sulla nuvola, dipende lo spostamento degli altri. Una sensazione di libertà pervade quando, sulla prima membrana – quella più bassa – ci si rotola verso il centro. Diverso è invece il sentimento quando sulla nuvola più in alto, lo spettatore è spinto ai lati dalla stessa opera. Atterrisce il senso di impotenza di fronte alla grandezza dell’installazione. On Space Time Foam è in bilico tra ricerca dell’impossibile e rigore scientifico. Per la sua composizione Saraceno ha messo assieme teorie della fisica quantistica in base alle quali lo strato fondamentale dell’esistenza è strutturato come una schiuma. L’artista consegna allo spettatore anche due chiavi per interpretare meglio l’installazione. Una è quella della pelle tesa di un tamburo in cui tutto si ripercuote e l’altra è quella del Cubo come un grande strumento musicale che vibra al passaggio dell’aria.
Saraceno, nato trentanove anni fa a San Miguel de Tucumán, in Argentina ha realizzato altre opere simili un po’ in tutto il mondo (anche al Metropolitan Museum di New York). È stato il primo artista ad essere invitato al nuovo progetto di residenza del Center for Art, Science & Technology (CAST) del prestigioso MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston. Tantissimi gli spettatori che hanno goduto di quindici minuti (tempo massimo di permanenza) di spensieratezza sulle nuvole già dal 26 ottobre. Rimangono solo pochi giorni, sino al 3 febbraio, per poter far ancora parte di un’opera d’arte. Dopo la permanenza all’HangarBicocca On Space Time Foam intraprenderà un viaggio sopra le Maldive dove Saraceno sogna di far volare l’installazione, trasformandola in una struttura fluttuante sostenuta da elio ed energia solare. La fondazione HangarBicocca, nata nel 2004 dalla mente di Pirelli & C. e della Regione Lombardia, è solita presentare opere che si distinguono per il carattere di ricerca e sperimentazione. Location è un enorme stabilimento industriale appartenuto all’Ansaldo-Breda per la produzione di carrozze ferroviarie, locomotive elettriche e a vapore. I duecentomila metri quadrati sono ora asserviti all’arte e rappresentano un ponte tra la comunità artistica italiana e quella internazionale.