ON THE ROAD (Usa-Brasile-Francia-Uk 2012)
Un film onesto ma niente di più, questo del brasiliano Walter Salles, caso raro di regista specializzato in road movies (Central do Brasil, I diari della motocicletta). Tratto ovviamente dall’omonimo romanzo di Jack Kerouac (1957), è la storia dell’amicizia e delle peregrinazioni americane dello scrittore Sal Paradise (lo stesso Kerouac) e del suo amico Dean Moriarty (che nella vita reale si chiamava Neal Cassady), spesso accompagnati dal poeta Carlo Marx (pseudonimo di Allen Ginsberg).
Onesto, appunto: girato con gusto, non troppo fedele al libro (o almeno così mi pare di ricordare, avendolo letto mollemente adagiato su un’amaca in Grecia ormai sei o sette anni fa), non troppo paraculo (ok, c’è l’ormai famoso topless di Kristen Stewart nella parte di Marylou, ma per il resto non ci sono troppi ammiccamenti adolescenzial-commerciali) e forte di un buon cast (a interpretare Sal è Sam Riley, già Ian Curtis in Control), On the road è un film che sembra andare avanti con il pilota automatico, senza grandi colpi di genio né particolari cadute di stile. Piacevole, tutto sommato, ma dimenticabile e del tutto privo della carica eversiva e del lento e quasi epico respiro dell’opera originale.
Viene piuttosto da chiedersi come mai un libro così famoso non sia stato portato prima sul grande schermo, considerato il fatto che praticamente tutti i romanzi più famosi del Novecento sono passati più prima che poi nel tritacarne hollywoodiano. Per un certo periodo si pensò di coinvolgere un ancora giovane ma già famoso Marlon Brando in un progetto che poi non venne mai realizzato. Chissà cosa ne sarebbe venuto fuori.
Alberto Gallo
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