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On The Road (Il "rotolo" del 1951) - Jack Kerouac

Creato il 15 settembre 2011 da La Stamberga Dei Lettori

I Contenuti
Tra il 2 e il 22 aprile 1951, racconta Jack Kerouac a Neal Cassidy, "ho scritto un romanzo su una striscia di carta lunga 120 piedi ... infilata nella macchina da scrivere e senza paragrafi ... fatta srotolare sul pavimento e sembra proprio una strada".
Con questo "rotolo" ha inizio la vicenda di "On the Road". Composto, secondo la leggenda, sotto l'effetto della benzedrina e con il sottofondo del bebop, il romanzo - che narra i viaggi compiuti da Kerouac negli Stati Uniti e in Messico tra il 1947 e il 1950 - vedrà la luce, in una versione ampiamente rimaneggiata, solo nel 1957. Secondo alcuni critici, quello del 1951, finora inedito in italiano, è il vero testo di On the Road: ben più lungo di quello pubblicato nel 1957, contiene numerose scene che Kerouac deciderà poi di tagliare e risulta più cupo, spigoloso e disinibito. La scrittura vi appare intima, colloquiale, sfrenata e "vera", fatta di periodi che si sovrappongono e si accavallano come onde, trascinando il lettore alla bruciante scoperta di una strada che è la vita stessa.

La Recensione
Tutti conoscono Sulla strada, romanzo manifesto della beat generation, troppo d'avanguardia per gli anni in cui fu pubblicato eppure inevitabilmente prodotto intimo di quegli stessi anni. Migliaia sono le opere, le creazioni, che quel romanzo simbolo ispirò, rendendo oggi fin troppo abusata l'idea stessa del viaggio sulla strada, da costa a costa. Eppure forse pochi sanno che il "vero" romanzo si nasconde altrove: un "rotolo" scritto in tre settimane che, come aveva vaticinato lo stesso Kerouac, è stato pubblicato postumo. E' questo il "vero" On The Road: fosse solo per l'uso dei nomi originali di tutti i personaggi coinvolti.
Quale dei due, dunque? Quale edizione leggere? Confesso che il mio snobismo letterario mi ha sempre proibito di leggere lo strabusato Sulla strada, preferendo altri romanzi e altre opere più marginali - e forse per questo, più significative - della beat generation. Leggere il testo inedito di On The Road senza però aver letto l'altro si è rivelato in parte un errore. Lo dico senza timori: On The Road è praticamente illegibile. Un "rotolo", appunto, di oltre trecento pagine, seguendo l'intricato flusso dei pensieri e dei ricordi di Kerouac senza un solo punto e a capo. Tutto di seguito: e quando ti tocca di fermarti e poi di riprendere è la fine.
Ma la verità è che, come del resto vale per gran parte dell'intera produzione dei beatnik, al di là del contenuto ciò che conta veramente è l'esperienza di lettura, alienante, dissociata, travolta dalle allucinazioni, smarrita. La grandezza di Kerouac sta nell'aver scritto qualcosa fin troppo in anticipo coi suoi tempi (e da questo, la travagliata storia editoriale del romanzo), e che tuttavia è intimamente connessa con quei tempi. Quella di On The Road è davvero l'America degli anni Quaranta e Cinquanta, ma vista di notte. E la notte, si sa, tutto appare diverso.

Giudizio: +4stelle+
Articolo di Tancredi
Dettagli del libro
  • Titolo: On The Road (il "rotolo" del 1951)
  • Titolo originale: On The Road
  • Autore: Jack Kerouac
  • Traduttore: M. Piumini
  • Editore: Mondadori
  • Data di Pubblicazione: 2010
  • Collana: Oscar scrittori moderni
  • ISBN-13: 9788804599289
  • Pagine: CVI-388
  • Formato - Prezzo: Brossura - 12,00 Euro


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