“Pensa a una Forma, a un Essere, a un’Idea” – “Senza scampo” Charles Baudelaire
Mario Pischedda come forma, essere, idea concluderà il ciclo di presentazioni del suo primo lungometraggio “Onde Rod” proprio a Cagliari, città nella quale il 30 maggio 2013 abbiamo incontrato l’autore per un’anteprima ufficiosa presso la Galleria d’Arte Trigu.
Un inizio informale per una conclusione ufficiale. La presentazione sarà mercoledì 21 maggio 2014 alle ore 20:30 presso la Cineteca Sarda, in Viale Trieste 118-126.
“Dalla follia alla gioia e viceversa” è il sottotitolo della presentazione, una sorta di augurio di salvezza per l’umanità, una stasi celebrativa che opera verso due manifestazioni del nostro essere: la follia e la gioia in un eterno divenire di altre varianti.
La follia come estro artistico e comunicativo. La follia del divenire altro, al di fuori dalla società può esistere salvezza? La mercificazione di ogni istante della nostra vita ha una sua controparte?
Conoscere Mario Pischedda è precipitare in un mondo in espansione. Mario si occupa di stilistica, nel senso di “ricerca di stile nella frazione dell’istante”. La fotografia e la scrittura sono state basilari nella conformazione delle idee pischeddiane, l’investigazione sull’attimo e sulle dipendenze che crea sono state decisive per la realizzazione di “Onde Rod”.
Il lungometraggio girato interamente in macchina presenta una ricca variante di “celebrità sarde”, da Gavino Sale alla cantante Claudia Aru. Un viaggio – diversi viaggi – in una Sardegna che non dimentica, una Sardegna che logorata dagli sfruttamenti italici continua a sperare ed urlare forte il suo disagio. E Mario Pischedda ha dato voce a questa follia artistica, politica, sociale.
Nessun’altra anticipazione su “Onde Rod”, ci vediamo alle 20:30 alla Cineteca Sarda.
Vi ricordo dell’esistenza di due opere edite di Mario Pischedda, il libretto nero “Cafè Bizarre” ed il libretto rosso “Tap Roul”. Entrambe le pubblicazioni non si possono più acquistare. Ed in realtà non le si poteva acquistare in principio perché l’autore le scambiava con altri oggetti. Nel 2012, in una presentazione di “Tap Roul” a Cagliari, Mario spiegò che la sua scelta ha determinato il suo conoscere l’ubicazione di ogni copia, ed è raro nell’editoria. La definisce: distribuzione casalinga.
Ingresso libero
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