Nel mese di febbraio 2015 sono stati rilevati dai satelliti meteorologici alcuni singolari “cerchi” nell’Australia sud occidentale. Il 15 gennaio 2010 uno di questi “anelli” comparve tra città di Kalgoorlie e di Boulder: aveva un diametro di 400 chilometri e tendeva a spostarsi verso est. Le formazioni attuali, invece, sono immobili. Gli esperti sembrano brancolare nel buio: qualcuno evoca non meglio precisate anomalie atmosferiche, altri echi radar. Lo scienziato Randy Cerveny, in modo alquanto sospetto – excusatio non petita, culpa manifesta – ha dichiarato che gli impianti H.A.A.R.P. non c’entrano.
Qualcuno ha chiamato in causa i portali magnetici che Jack Scudder ritiene di aver scoperto. Jack Scudder, ricercatore dell'Università dell'Iowa, finanziato dalla N.A.S.A., reputa di aver identificato dei portali spaziali nella forma di "giunzioni" tra il campo magnetico della Terra e quello del Sole. Li ha chiamati "punti X" o "regioni a diffusione di elettroni".
"Sono luoghi dove il campo magnetico della Terra si collega a quello del Sole e dove si crea un passaggio senza interruzioni che porta dal nostro pianeta all'atmosfera del Sole, a 150 milioni di chilometri di distanza". Le osservazioni inducono a pensare che questi varchi magnetici si aprano e si chiudano diverse volte al giorno e che si trovino a qualche decina di migliaia di chilometri dalla Terra, dove il campo magnetico incrocia i venti solari.
Secondo l’ipotesi di Scudder, questi portali trasportano particelle energetiche che riscaldano la nostra atmosfera, generano tempeste magnetiche e causano le aurore boreali. La N.A.S.A. sta già pianificando una missione per studiare il fenomeno. I punti X si trovano quindi all'intersezione tra le forze magnetiche della Terra e quelle del Sole. "L'improvvisa unione di campi magnetici può spingere particelle cariche dal punto X e creare una regione di diffusione di elettroni", spiega Scudder.
La supposizione inerente ai portali magnetici è suggestiva, ma non si comprende per quale ragione i “ponti” sarebbero stati rilevati dai radar solo in quest’ultimo lustro. Non sono forse lontani dal vero gli studiosi che correlano le "raggiere" ai soliti interventi militari: non è un caso se, come è stato osservato, l’evento è stato registrato in aree australiane afflitte da una siccità micidiale, un’aridità provocata dalla geoingegneria clandestina. Non solo! Circa settanta ore dopo l'osservazione di tale fenomeno, si è verificato un nubifragio nella regione e ciò conferma quanto asseriscono alcuni ricercatori in merito alla possibile previsione di fenomeni atmosferici violenti in correlazione con le strane aberrazioni rilevate dai radar Doppler nel mondo.
Formazioni circolari sono state riscontrate altrove, anche in Italia: sono considerate effetti di campi elettromagnetici o, meglio, di onde scalari.
Fonti:
- segnidalcielo.it
- tomshw.it
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