nell'ora della sua muta rivolta,
bussò la tenebra alle tue pupille.
Fragile velo
inutile ricamointreccio impotente
contro al peso d'un cielo che schiaccia, trafigge e lacera.
Caddero mille mille rose,
rose gelate forse,stelle, neve
forse.
Onde sono i giorni le stagioni gli anni.
Tutto,
davvero tuttol'alba ritrasse
nell'annunciare il Maggio.
Come una parola non detta.
Ma tu fosti sorda al sole, ti soffocò la notte.
Eppure sentisti, sentisti il mare,
e certo la tua pelle non poté ignorare il rimbalzo azzurrodi quell'ultimo bagliore.
Avvolti intorno a quella lama s'intrecciarono i tuoi capelli,
il tuo cuore per noi un fiordo in fiamme.