Rap, Rapper, Rapping.
Nessuna declinazione antica latina, parole comunemente usate nelle street che camminano a suono di beat. Un beat che parte prima dalla testa, come passione e poi prende forma, come spiega Pj:
“La passione per il rap ha sempre latitato nella mia testa, poi il vero e proprio desiderio di scrivere è venuto fuori da solo piano piano. La scrittura è uno sfogo… solitamente può nascere durante l’ascolto di una canzone ed è un raptus di parole che viaggiano. Poi dal raptus si trasforma in brainstorming e cosi nasce la canzone..”
“Secondo me non esistono stereotipi nel rap, ogni rapper ha il suo modo, la sua faccia e il suo gusto, alcuni esempi? Common, Lil wayne, Frank siciliano, Inoki, Herman medrano, rick ross, Ghemon, Juelz santana…”
Vado a caccia di questi nomi, ne leggo le biografie, guardo le foto e li ascolto.
É vero e nel suo nuovo singolo -ONE DAY- ricomferma la sua unicitá.
“…corro come un pazzo
non ho bisogno d’altro…
punge il freddo
mi punge tutto
le guance che scottano
sono un turbine. Sopra la neve sotto il sole
ma piano…
il cielo ritorna plumbeo e grigio
e io corro come ogni giorno
sono pigio
just one day
just one day
yeah”
Il rap é prima di tutto musica, prima ancora una forma di espressione che vuole spaccare le casse dello stereo e suonare libera e tale deve rimanere quindi stacchiamoci da inutili etichette e a andiamo a scoprire qualcosa di più…
potremmo rimanere sorpresi.
Sicuramente di sorprendente c’è anche il giovane creativo, Andrea D’Altoè che é stato regista e produttore di questo video… Consiglio di andare a curiosare sul suo blog!
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