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One Day…la mia seconda chance!

Creato il 30 novembre 2011 da Prinzaffiro

One Day…la mia seconda chance!Alle volte vedere un film può far tornare alla mente ricordi del passato che credevamo ormai assopiti.

Io sono sempre stata convinta che dentro di noi ci sono delle emozioni che si ribellano al nostro essere quotidiano. Mille personalità che lottano per uscire e farsi valere in un mondo che forse alla volte è troppo forte e troppo complicato per la vulnerabilità di molti.

Io credo che alcuni film possono ispirare in noi più del dovuto, più di quello che veramente in quelle immagini il fruitore comune davvero cercasse. Fruitore, che parola priva di emozione non trovate? eppure noi tutti lo siamo, siamo fruitori della nostra vita e di quello che ci accade intorno come se fossimo spesso spettatori passivi di un’esperienze personale.

Senza divagare ancora oltre mi vorrei concentrare sul film in questione One Day. un film tanto atteso perchè seguiva le pagine avvincenti e drammatiche di un libro meraviglioso (qui apro una piccola parentesi a sfavore della casa editrice che ha deciso di sostituire la copertina originale del libro con la locandina del film…vi prego ridateci la vecchia edizione, quella che mi ha fatto venire voglia di afferrare quel libro tra i mille ammucchiati tra gli scaffali della Feltrinelli…RIDATECELA).

One Day, è un giorno, è un anno, è la vita di due comunissime persone che si amano, si sfuggono, si rincorrono e si desiderano. E’ la storia di ognuno di noi e sta davvero qui la bellezza delle sue immagini. Non è un film alla ricerca della felicità, non è la consapevolezza che nella vita solo i “Vissero felici e contenti“, saranno davvero felici. No, è la generosità di dire ai suoi fruitori..guardate che il mondo è brutto, ma si può trovare la felicità se davvero la si cerca e la si ama.

Sentimenti ormai superati in un mondo alle volte privo di fantasia e di emozioni vere.

Corriamo alla ricerca dell’adrenalina, della voglia di fare cose, ma senza il gusto di assaporarle. Corriamo corriamo come se qualcuno ci puntasse una pistola e ci dicesse “corri,non ti voltare mai, e non badare se per la strada ti perdi un pezzo o peggio ancora una persona.Non badare se per arrivare lontano, lontano rispetto a cosa poi non so, calpesti tutto quello che hai intorno. Non ci badare“. Quante volte nella viota abbiamo perso dei pezzi e delle persone? tante forse troppe e spesso le rivogliamo perchè realizziamo solo dopo tanti aspetti, solo dopo aver sbagliato ovvio. RITORNATE!

Dite che esagero solo per aver visto un film? Forse si, ma io sono così io sono uno scorpione, una che assapora la vita e ci sta male. Una che crede ancora alle favole perchè le favole fanno bene.

Le favole ci fanno rimanere “con i piedi fortemente poggiati per terra“(spero che Ennio Flaiano non me ne voglia se cito e sdradico un pò di sè).

Le favole sono la sola cosa che ci insegna ad amare, quell’amore puro che molti non conoscono più.

Mi è capitato spesso di osservare le coppie che girano come fossero fantasmi tra le vie della mia città. Sono fantasmi perchè non si guardano, non si sfiorano, non si cercano alle volte nemmeno con lo sguardo. Sono concentrati su se stessi, sono appesi come funamboli in una vita che forse non vorrebbero. Li osservo perchè cerco me stessa, i miei errori e i miei limiti. Esistono i rimpianti, ma esiste anche una seconda chance per tutti noi. La mia seconda chance (e qui cito la mia migliore amica)ci viene data per salvarci e per darci la speranza di dire: si chiude una porta si apre una finestra (e qui cito mia sorella che con i detti non va molto daccordo).

Non guardiamoci indietro troppo spesso perchè il passato ci mette un attimo a farci paura, e anche il futuro ce ne mette e anche tanta perchè è un balzo nel vuoto che nessuno ha il coraggio di compiere.

Guardiamo e godiamoci il presente, ma senza fretta e senza paure. L’unica paura che dobbiamo affrontare seriamente è quelle di poter cliccare su noi stessi “Mi piaci!” (e qui cito anche quel social network che ha cambiato la vita di molti, ma non sempre in meglio direi).

Pensate che io abbia divagato troppo. Io direi proprio di noi a mio modo e a mio giudizio vi ho presentato la mia mente e i miei pensieri durante la visione del film.



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