I One Direction a X-Factor: per me è NO!
One Direction “Up All Night”Genere: boibendProvenienza: X-FactorSe ti piacciono ascolta anche: Justin Bieber, Backstreet Boys, Jonas Brothers e possibilmente, sempre se ti piacciono, ascoltali il più lontano possibile da questo blog!Per prima cosa, i One Direction vengono fuori da un talent-show, e te pareva, in questo caso dall’X-Factor britannico, dove si sono classificati terzi. Sfigati.Dopodiché Simon Cowell, quel gran volpone di Simon Cowell, il Mario de Filippi della televisione anglosassone, li ha messi sotto contratto con la sua label discografica e ha lanciato il loro singolone (?) di debutto “What makes you beautiful”. Una canzoncina che a quanto pare ha spopolato alla grande in tutto il mondo e che ha pure vinto il titolo di miglior singolo ai Brit Awards 2012.
Non per fare il guastafeste, ma il pulmino chi lo guida?
Non arrivate a 18 anni in 5...
L’immagine nella pop music conta, conta eccome, non andiamo certo a scoprire l’acqua calda nel dirlo. E come sono messi, a livello di immagine, questi One Direction?Bah, pure qui appaiono parecchio anonimi.Sembrano 5 Justin Biebers indistinguibili, tutti vestiti e pettinati uguali, in cui nessuno emerge.Ma anche in passato le cose erano così?Andiamo a studiare un po’ di storia, su.Passiamo a un confronto con le boyband storiche del passato. Lo so che non attendevate altro…
Immagine tratta dal diario delle medie del mio blogger rivale Mr. James Ford
I Monkees sono nati probabilmente come la prima vera e propria boyband pre-fabbricata della storia, ma con ottime canzoni come “I’m a believer” e “Daydream believer” alle spalle, un paragone non è nemmeno proponibile.Altri tempi, comunque.Più avanti, molto più avanti, arrivano i New Kids on the Block e qui siamo già più nelle corde dei One Direction.Ma è nei 90s che il fenomeno delle boy bands (ahinoi) esplode in tutta la sua dirompente forza.Le boyband più amate, o diciamo più odiate, nel corso della mia infanzia/adolescenza sono stati i Take That, i Backstreet Boys e gli *N SYNC. I Take That contenevano al loro interno una mina vagante, un pazzo schizzato come Robbie Williams, che qui non mi sembra proprio presente. Così come non vi è nemmeno un leader o un talento vocale ad emergere come nel caso del Justin Timberlake fuoriuscito (grazie a Dio) dai plasticosi *N SYNC.Un paragone più calzante allora può essere con i Backstreet Boys, in cui nessuno si segnalava in particolare… Nick Carter, forse, però non era certo ‘sto fenomeno.A livello di canzoni, non ci siamo proprio. Certo, anche quelle dei Backstreet Boys facevano per lo più cacare e un pezzo come il nuovo fantastico (?) singolo “One Thing” dei One Direction sembra un diretto omaggio proprio alla loro celebre “I Want It That Way”…
Però almeno “Everybody (Backstreet’s Back)”, quella sì era una figata. Ammettiamolo senza fare troppo i vergognosi o gli snob. Alright!
Questo disco d’esordio dei One Direction è invece solo un concentrato di stereotipi da boybands fine anni 90 primi anni Zero, con il suo prevedibile alternarsi di pezzi ballabili (ma da CHI???) e lentoni strappamutande (ma di CHI???). Una roba che diresti arrivata fuori tempo massimo, non fosse che invece questi bambini stanno vendendo milioni di miliardi di copie del loro disco (ma a CHI???).Quando succede una cosa del genere, realizzi che quando eri un ragazzino non pensavi sarebbe mai arrivato questo giorno. Quello in cui avresti rimpianto, e di brutto, i cazzo di Take That e i cazzo di Backstreet Boys.Ma soprattutto: aridatece gli East 17! O persino i Boyzone!(5ive e Westlife anche no, thanx!)
Nel titolo dell’album dei One Direction c’è comunque qualcosa che non quadra: “Up All Night”.Macché Up all night?Avete dodici anni, a letto prima delle 10, se no so’ botte!(voto 1direction/10)