PC - Xbox 360
TESTATO SU
PC
Genere: Azione
Sviluppatore: Silver Dollar Games
Produttore: Silver Dollar Games
Distributore: Digital Delivery
Lingua: Inglese
Giocatori: 1
Data di uscita: 24/06/2013
Varietà di modalità Alla lunga diventa ripetitivo
Semplice, ma non banale Lo stile grafico può non piacere a tutti
Prezzo contenuto
One Finger Death Punch è disponibile da circa un anno su Xbox Live Arcade, ma solo il mese scorso è giunto anche su Steam dopo aver superato il tremendo limbo di Greenlight. Un gioco che a guardarlo di sfuggita non gli dareste nemmeno i 4,99 euro richiesti, vista la grafica piuttosto elementare. Lo si potrebbe addirittura bollare come uno di quei giochi in flash la cui fortuna è stata l’aver adottato degli stickman (i classici omini che fa chi non sa disegnare), aggiunto delle animazioni buffe ed un po’ di sangue, il tutto legato ad un sistema di controllo banale.
Cadremmo in un grande errore perché in realtà il titolo di Silver Dollar Games nasconde una profondità non solo nella personalizzazione, ma anche nei combattimenti, e quella che potrebbe apparire come banalità è la scelta perfetta per un sistema di controllo semplice ed immediato che, attraverso due soli tasti, riesce a star dietro alla fluidità ed alla frenesia delle azioni.
Le vie del Kung-fu sono (tendenzialmente) infiniteProcediamo con ordine. All’avvio ci verrà chiesto se vogliamo iniziare la campagna o la modalità survival (con ondate a ripetizione di nemici), entrambe divise in due ulteriori livelli di difficoltà che andranno prima sbloccati. Iniziando dalla campagna ci troveremo davanti ad un percorso che mano a mano si farà sempre più grande e biforcato, permettendoci più libertà di scelta. Come in una grande mappa, si potrà restringere la visuale e tornare su qualsiasi passo abbiamo già compiuto in precedenza. Ogni cerchio che incontreremo sulla strada rappresenta una missione che ci porrà davanti a diverse regole ed obiettivi, come ad esempio combattere con spade laser, o lanciare coltelli avendo a disposizione una sola vita. L’obiettivo più generale è quello di annientare un numero preciso di omini nelle diverse varianti dei livelli, ma capiterà anche di dover distruggere un quantitativo specifico di oggetti, scagliandoci contro i malcapitati che proveranno ad attaccarci.
Se la varietà è il sale della vita, sicuramente quella è una qualità che non manca a One Finger Death Punch e lo dimostra anche con la caratterizzazione di alcuni nemici che si distinguono dagli altri grazie a delle barre colorate poste al di sotto dei loro piedi, o con piccoli accorgimenti grafici come corone e colori del corpo differenti. La varietà stilistica si traduce anche in diversi modi di lottare: nemici con barre rosse e blu sottostanti indicano che serviranno più colpi per stenderli, o addirittura combinazioni di destri e sinistri perché l’avversario sguscerà da una parte all’altra del nostro raggio di azione. Nemici con la corona daranno vita ad una sorta di sessione QTE, con una sequela di input da premere con un certo tempismo.
Ampia scelta anche tra le skill disponibili che, per poter essere equipaggiate, dovranno prima essere sbloccate completando il livello relativo a quella particolare abilità. La grafica ci aiuta rappresentandole come dei quadrati, invece che cerchi, con all’interno la specifica icona identificativa.
Arte nobile e spassosamente brutaleIl titolo è condito da molta ironia ed anche se si avranno modo di sperimentare veri stili di combattimento come la gru volante, o lo Zuiquan che imita le movenze di un ubriaco, le animazioni sono volutamente caricaturali ed esagerate. Calci volanti, pugni, contorsioni, lanci di coltelli, bombe, ball of death da calciare da una parte all’altra, frecce e tanti altri modi di finire l’avversario. Per rendere il tutto un po’ più brutale, ma senza impressionare, anzi restando nei canoni assolutamente stilizzati su cui si regge l’intero titolo, sono presenti scene in slow motion che vedono il nostro alter ego stendere con un pugno l’avversario, lasciandogli schizzare fuori dalle orbite l’occhio, o staccargli la testa a suon di cazzottoni. Non mancheranno impalamenti ed ossa che si spezzano, il tutto premendo solo due tasti del mouse, della tastiera o del joypad, proprio quando il nemico entra nel nostro raggio di azione, per godere delle animazioni; non è necessario ricorrere a combinazioni speciali, o tenere a mente lunghi elenchi di mosse.
Non siamo di fronte ad un picchiaduro classico a scorrimento, quanto ad una ibridazione tra quest’ultimo ed un rhythm game. Ci sarà bisogno di velocità certo, ma la precisione ed il giusto tempismo sono le chiavi per la vittoria. Premere tasti a caso nella speranza di colpire qualcuno ci farà mancare il bersaglio, lasciandoci esposti ai colpi dell’avversario. Anche nei classici giochi di lotta i nostri attacchi hanno uno specifico range, ma in One Finger Death Punch ci sarà visibile fin da subito quanto lontano possiamo colpire, e la stretta connessione tra premere un tasto ed eseguire immediatamente un’azione ci ripagherà con scontri intensi.
IN CONCLUSIONEAd un prezzo piuttosto contenuto (4,99 euro), One Finger Death Punch offre diverse ore di divertimento. Uno di quei giochi a cui uno non darebbe molte chance all'inizio, ma che poi grazie all'immediatezza del gameplay, all'ironia ed un livello crescente di sfida, si rivela una gradita sorpresa. Basteranno due soli tasti, molti riflessi e pazienza per diventare un vero maestro del Kung-fu. ZVOTO 7