Il fumetto più perculato del mondo (ma per questo non meno amato), Naruto, è in pausa.
In Bleach non succede nulla, in One Piece non posso sbottonarmi troppo causa report.
E allora?
E allora niente: si sperimenta il metodo ONE.
Pronti?
Non succede un cazzo. Il titolo è la sintesi perfetta di Kubo post vacanze natalizie, che ha candidamente ammesso di non aver fatto nulla, comprese le deadline dei nuovi capitoli. La paura in questione è di quelli di Shueisha, che per l’occasione hanno dovuto mettere al lavoro
La differenza, tra i ghostdrawer e Kubo quando non ha voglia di fare nulla, non c’è: tutti producono il vuoto cosmico.
No, scherzi a parte, il capitolo è di transizione. MOLTO di transizione. Che tecnicamente non è nemmeno bruttissimo, ma rispetto a quelli di settimana scorsa è davvero molto “Meh!”.
Per commentare al meglio ciò che succede in questo 566 di Bleach ho chiesto al ButONE, nella sua ora di pausa in ufficio, di disegnare una versione riassuntiva, ed è uscito fuori questo capitolo 566 e ¼. Che così, a naso, mi sembra molto migliore dell’originale. Ah, si legge all'Occidentale...
Insomma, è ufficiale: i rivoluzionari sono sponsorizzati e supportati da Ray Ban, che fa gentile omaggio dei suoi migliori modelli. Colui-che-non-deve-essere-nominato è ancora bellamente nascosto dietro barba, occhiali e cimiero, e al di là di quella che sembra un’enorme cicatrice, non c’è nulla che possa ricondurre questo anonimo volto a
Il quintetto finale che si giocherà il foco foco promette scintille. Uno dei concorrenti (Diamante e Bartolomeo a parte) potrebbe tranquillamente provare a rubare il foco foco, ingerirlo…e provare l’effetto che fa.
Per quanto i “good guys” mi stiano simpatici…beh, io tifo spudoramente per Burgess. Cioè, come fai a volergli male, a uno come Burgess?
Il resto (l’enorme resto) lo discutiamo, come sempre, nel prossimo report.
Questa settimana ho iniziato due manghi simpatici. Del primo non parlo, vorrei scriverci due righe più approfondite quanto prima, anche se potrei già sbilanciarmi in un parere “semi-definitivo” dato che ho letto tutti i capitoli usciti; del secondo, invece, ci spendo due parole due al volo.
Mi ricordo quando Gamaran venne pubblicato da noi, due o tre anni fa (più o meno), con tanto di offerta lancio a 1 euro o poco più. Non lo presi, perché sapevo che non l’avrei letto sul breve periodo (e quindi non l’avrei sicuramente continuato). Col senno di poi, dopo aver letto i primi capitoli, la scelta è stata azzeccata. Ma non fraintendetemi: Gamaran è molto caruccio come manga, se siete alle prime “armi” (ahahah) o volete leggere qualcosa di non eccessivamente impegnativo, farà sicuramente al caso vostro. È la classica lettura “a perdita di tempo”, col protagonista, l’erede di una famosa scuola di scherma, che vuole superare il padre (l’ovvissimo supersaiyan della katana) e quindi va in “giro per il mondo”, per migliorare e testare las sua forza.
I disegni sono buoni, la caratterizzazione dei personaggi accettabile, e i combattimenti sono ottimi. Se state cercando robba de spada swosh uattà, ‘sto Gamaran potrebbe piacervi non poco.
A voi la parola.