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Che a Dressrosa ci siano problemi, plothole, paraculate ed errori grossolani non ci piove. Ne abbiamo parlato spesso nei Report*, su Facebook e anche qui sul blog.
Va anche detto però che Dressrosa, nel suo complesso, è veramente la saga di One Piece più veloce in assoluto, nonostante – paradossalmente – sia ad oggi la più lunga per numero di capitoli.
Di nuovo, vi invito a rileggerla da capo per vedere come (paradossalmente, di nuovo,) non ci siano punti morti. E di come anche i capitoli “di transizione” siano perfetti per dettare i tempi frenetici dell’azione.
E allora?
E allora effettivamente leggi un capitolo intitolato “La mia battaglia” e ti sale un po’ di nazismo**.
Il teatro dello scontro finale è racchiuso in un fazzoletto di terra di pochi km quadrati, dato che la gabbia ha ormai raggiunto il centro dell’isola di Dressrosa. Questo vuol dire che l’intera popolazione del territorio si trova proprio nell’occhio del ciclone. E invece di dare una mano concretamente (cioè dare addosso a Doflamingo tutti insieme, e corcarlo di mazzate come una zampogna a Natale) decidono di fermare la gabbia.
Qualcuno potrebbe dire che i guerrieri non sanno “esattamente” dove Doflamingo e Rufy si trovano, e che la popolazione non potrebbe correre avanti e indietro per cercare il fenicottero; tuttavia, come ricordato, il “terreno di gioco” è molto piccolo, grazie alle lacrime di Mancherry resuscitano anche i peggio zombie come nemmanco in una puntata di The Walking Dead (ma appropò: e se una lacrima colpisce per sbaglio Doflamingo e lo revitalizza? Si dirà: “Sono lacrime intelligenti, dato che è Kabuto a guidarle”. Dicevano lo stesso anche dei razzi nelle Guerre del Golfo, e comunque non ci voleva un genio per indirizzare la PRIMA lacrima dalle parti di Rufy – e invece… -), e che se un catorcio come Law ha raggiunto Rufy, ce la potevano fare anche tutti gli altri. Guerrieri compresi, che è capace che qualcuno di loro ha anche l’haki dell’osservazione, oltre che uno scouter di seconda mano.
Le ragioni del sentimento hitleriano però risiedono tutte nel comportamento di Re Riku, che chiede al suo popolo di avere fiducia in un pirata.
Cioè, diciamolo di nuovo: in un pirata.
Siamo di fronte all’apoteosi degli utili idioti.
I cittadini di Dressrosa SI SONO MERITATI 10 anni di Doflamingo, e se ne meriterebbero volentieri altri 50. Non solo sono stati abbindolati da un pirata per una decade, ma lasciano che un nuovo pirata faccia “il lavoro sporco” al posto loro.
E se quel pirata non fosse stato Rufy ma Barbanera? Che facevano? Si tenevano un altro simpaticone sul groppone per 10 anni?
Nemmeno in Dragon Ball (giusto per fare un esempio scemo) è mai accaduta una cosa del genere. Ad eccezione della finale del Tenkaichi dove Goku chiede ESPRESSAMENTE di poter battere Piccolo da solo, dato che si trattava di un torneo, i guerrieri Z, quando hanno avuto l’occasione, hanno spesso e volentieri combattuto assieme o cooperato.
Se i guerrieri Z si fossero comportati come gli abitanti di Dressrosa e Re Riku, Goku avrebbe dovuto lasciar morire Tenshinan contro il vecchio mago Piccolo (“Ci stai prima te, treocchi, scialla, veditela te, se schiatti poi ci penso io), oppure Trunks avrebbe detto a Freezer: “Passavo qui per caso con la macchina del tempo, ma tranquillo, Son Goku arriva in 3 ore, cazzi dei terrestri se non ci sta un supersaiyàn per parargli il culo, fai quello che te pare.”
E a proposito di Dragon Ball: il mio nuovo saggio esce venerdì 10 luglio, così facciamo la paraculata che esce assieme al nuovo cartone e al nuovo manga. Contenti?
In ogni caso queste sono le mie perplessità attuali al riguardo dell’ultimo capitolo di One Piece. Che nel suo complesso, essendo anche di transizione, non mi è dispiaciuto, dato che serve a dettare il ritmo del countdown.
Stendiamo una trapunta pietosa su Fujitora; perché ok, “Doflamingo io non ti vengo contro, ma se potessi t’ammazzerei a te e a tutti gli amiketty flottari tuoi”, ma se un ammiraglio della Marina non riesce a prendere la decisione giusta (ovvero salvaguardare i cittadini eliminando il problema alla radice – Doflamingo), la “nuova” Marina è più idiota di quella vecchia.
E dire che con Sengoku al comando pensavamo di aver visto le peggiori idiozie…Pensate se invece di Akainu ci fosse stata la “Giustizia Indolente” di Aokiji…
In ogni caso fatemi sapere voi che cosa ne pensate con un commentino. Io da questo punto in poi, su One Piece, non parlo più fino a fine saga. Sto preparando un report #totaletombale solo su Dressrosa, e quindi aspetto che finisca per concludere il tutto e darvi in pasto un video che (nel mio piccolo) “rivoluzionerà” il modo di fare video “a tema One Piece”.
Detto questo, un piccolo avviso: settimana prossima molto probabilmente sarò senza connessione, ERGO non ci saranno articoli sul blog. Ci torniamo ad aggiornare lunedì 8 giugno, col blog che ritornerà al 100% in pianta stabile per il palinsesto estivo ogni lunedì/mercoledì/venerdì fino a settembre.
Dopodichè si riprenderà con la programmazione di articoli quotidiani (Dende volendo).
Fate girare le perplessità Uanpisose sui socialcosi, chè a condividere ci mettete mezzo secondo. Per la gioia dei cookie.
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*A proposito, ma quando esce il prossimo One Piece Report?
**Anche se gli amici del DFS hanno intitolato il capitolo “E’ così che combatto”.
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