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ONE PIECE: L'importanza del rosik di Doflamingo

Creato il 25 settembre 2015 da Sommobuta @sommobuta
ONE PIECE: L'importanza del rosik di DoflamingoIl capitolo 801 di One Piece è un vero e proprio gioco di prestigio, per il semplice fatto che Oda sta indicando la luna, e tutti quanti si stanno focalizzando sul dito.
Perché diciamoci la verità: sono pure interessanti le statue degli eroi di Dressrosa, la nave di Bartolomeo è una figata, le nuove taglie stratosferiche sono bellissime (soprattutto quella del nostro Dio preferito), la faccenda di Sanji è molto subdola, ma pare che nessuno ha capito le vere implicazioni di questo capitolo, che è una delle pietre angolari per capire buona parte dello One Piece “che era”, e che pone le fondamenta dello One Piece “che sarà”.
E che ha, ancora una volta, al centro di tutto, Doflamingo.
E la sua palese rosikata.
Perché Doflamingo, in tutta la sua vita, ha vissuto un rosik continuo, e ha agito sempre e solo in virtù di quello.
Non ci avevate mai pensato, vero?
ONE PIECE: L'importanza del rosik di DoflamingoCome direbbe "Il Re" degli Hyena, pesante "imbruttitura di Tsuru!
Per quanto i Draghi Celesti siano dei personaggi esecrabili sotto tutti i punti di vista, il loro comportamento è comunque più che comprensibile. 800 anni di lussi e privilegi avrebbero trasformato tutti (compresi voi che state leggendo in questo momento) in quei “mostri”. E come ogni famiglia ha al suo interno la fantomatica “pecora nera”, il babbo di Doflamingo ha rappresentato l’eccezione alla regola, scegliendo di lasciarsi alle spalle agi e benefici per vivere una vita “normale” (le virgolette sono d’obbligo, dato che i membri del clan Donquijote erano stati sistemati in un palazzo e ricoperti d’oro).
Da questo punto di vista il primo rosik di Doflamingo è palese. Avrei rosikato malamente anch’io se da un giorno all’altro, dall’alto della mia enorme ricchezza, mi avessero catapultato nella povertà più estrema.
E come tutti i personaggi di One Piece, anche Doflamingo deve subire la Hybris* del padre, e sopportare sulle proprie spalle la colpa di voler essere “uomo” e non “divinità”.
Rosik palese ma, per quanto perverso, giustificato.
ONE PIECE: L'importanza del rosik di Doflamingo
È questo rosik, che lo ha costretto a vivere “la più sfortunata delle esistenze” è il motivo che l’ha spinto a “sfruttare i pareri contrari” per poi “prevalere su di essi”. Essere a capo di un’organizzazione illegale in grado di incunearsi tra le pieghe della società era l’unico mezzo per appropriarsi di ciò che, tecnicamente, gli spettava “per diritto di nascita”. Essere ai vertici di tutte le organizzazioni del mondo (Marina – attraverso Vergo -, Pirateria – come membro della Flotta dei Sette -, Nobiltà – in quanto sovrano di un regno posto sotto la giurisdizione del Governo Mondiale – , Malavita – in quanto broker del sottobosco criminale - e Governo Mondiale – in quanto ex Drago Celeste) gli ha consentito di sfruttare tutte queste forze avverse a suo piacimento, per dominarle tutte.
ONE PIECE: L'importanza del rosik di Doflamingo
Ecco perché Oda si è preso così tanto tempo per narrare Punk Hazard e Dressrosa: per arrivare a questo capitolo 801, e per farci comprendere pienamente quale fosse l’importanza degli affari e della figura di Doflamingo all’interno del mondo di One Piece.
Prima del timeskip avevamo solo avuto un sentore della sua rilevanza, ma è solo con questo capitolo 801 che abbiamo il quadro completo della situazione.
Una situazione delicata, che per mantenere l’equilibrio necessitava di un uomo in grado di essere l’ago della bilancia delle forze in campo.
D’altronde Law** l’aveva detto: dopo la battaglia di Marineford, che tutto sommato aveva decretato solamente la morte di un dinosauro della vecchia era, la situazione era rimasta uguale, con gli stessi identici equilibri tra le forze. E per sbilanciare il tutto occorreva distruggere la base che regolava l’intero meccanismo.
ONE PIECE: L'importanza del rosik di Doflamingo
Senza Doflamingo, che giustamente rosika per aver perso – di nuovo – tutto ciò che faticosamente (e meticolosamente) aveva conquistato, il mondo è destinato allo scatafascio. “L’onda destinata a travolgerlo” si sta finalmente ingrossando. La personalità che garantiva l’equilibrio tra le forze non c’è più. E infatti adesso, secondo Doflamingo, si scatenerà la guerra definitiva #totaletombale per chi dovrà diventare il Re dei Pirati***.
ONE PIECE: L'importanza del rosik di Doflamingo
La flotta dei sette è tecnicamente caduta; gli Imperatori hanno mano libera; la Marina, dopo i fatti di Dressrosa, è in evidente difficoltà; i membri della “generazione terribile” hanno fatto ritorno più in forma che mai, e gli elementi più bellicosi si sono addirittura alleati. E poi ci sono i rivoluzionari, che tramano nell’ombra.
ONE PIECE: L'importanza del rosik di Doflamingo
Non è un caso che sia proprio Doflamingo, nel suo rosikamento, a fare questo (ennesimo) discorso pragmatico. E se da una parte, proprio lui che a Marineford diceva che “la storia la fanno i vincitori”, ha iniziato a lamentarsi sciorinando una lista di “se le cose fossero andate così” dimostrandosi ancora una volta molto “umano”, dall’altra rimane sempre uno dei personaggi più lucidi di tutto il manga.
L’unico che ha sempre capito come sarebbero andate le cose con largo anticipo, e che ha perso tutto proprio per un’eccessiva fiducia nel suo essere “pianificatore”.
In ogni caso, il reverie è vicino.
Quanto sarebbe bello un attentato da parte dei rivoluzionari, in piena Marijoa, a questo punto della storia?
Il mondo sarebbe totalmente destabilizzato.
Voi che ne pensate?
Ps: ringrazio il DFS per l'uso delle scan.
Pps: spero il buon dellimellow non si arrabbierà se ho usato e modificato il suo logo impropriamente.
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*Ne parlammo in un vecchio One Piece Report, se vi ricordate.
**Ed è interessante notare come chi ha dato il via al tutto sia colui che Doflamingo avrebbe volentieri accettato come suo “erede”. Quindi Law, come dicevamo in tempi non sospetti, è proprio il Doflamingo della nuova generazione di pirati.
***E comunque Oda guarda e legge Game of Thrones, PALESE.

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