Una delle nuove società che ha fatto più parlare di se e che festeggia fra molto poco i due anni di attività all’interno del mercato di produttori di smartphone è OnePlus.
Una casa che grazie alle sue strategie di mercato è riuscita ad imporsi, merito sopratutto di scelte commerciali studiate nei minimi dettagli ed apprezzate da tutti; la prima tra tutte quella di mantenere specifiche tecniche al top a prezzi altamente concorrenziali.
Ecco che dopo aver presentato il OnePlus Two (o meglio 2), ci annuncia la nuova linea di device denominata con la lettera X ed oggi andremo a vedere insieme, in una recensione completa, se questo nuovo smartphone sarà all’altezza delle aspettative.
Video Recensione Oneplus X
Unboxing
Come sempre, partiamo con un unboxing e all’interno della confezione rappresentata dai classici colori della casa, il bianco ed il rosso, troviamo una sistemazione a livelli, nel quale appena aperta c’è lo smartphone in bella vista incastrato nel suo alloggio.
All’interno, nei suoi scompartimenti, c’è una dotazione interessante che comprende una cover in silicone morbida, la graffetta per l’estrazione della SIM, un cavo dati microUSB – USB “piatto” con i colori di OnePlus ed infine un caricatore da muro da 2A che in questo caso ha l’attacco cinese visto che ho acquistato il device per l’appunto su Everbuying.net, un importante store online asiatico.
Design e Materiali di OnePlus X
Questo nuovo gioiellino cinese è realizzato con ottimi materiali e con un telaio, che circonda il device, interamente fatto in alluminio.
I tasti laterali, bilanciere volume ed accensione sono di ottima fattura e presentano una zigrinatura per facilitarne il grip; anche lo sportellino per la SIM, posto leggermente più sopra sulla parte destra, si nasconde perfettamente nel telaio.
Personalmente, ho visto molti device che avevano il carrellino leggermente rialzato ma in questo caso la finitura e la realizzazione sono davvero piacevoli tant’è che lo reputo uno dei più bei smartphone, come qualità dei materiali, di questo fine anno.
Lo sportellino (o carrellino) laterale contiene due nanoSIM oppure, in alternativa, una nanoSIM accoppiata ad una microSD per l’espansione di memoria.
Sulla parte sinistra invece troviamo il selettore per la modifica dell’audio, molto comodo, che abbiamo già visto sul OnePlus 2 e che permette di selezionare 3 modalità di suono: silenzioso, attive solo notifiche con priorità oppure tutte le notifiche.
Sulla parte superiore c’è il jack da 3,5 mm per le cuffie ed il secondo microfono. Sotto abbiamo sulla sinistra un singolo altoparlante con a fianco l’ingresso microUSB ed il microfono principale ricoperto con gli stessi fori dello speaker per mantenerne la simmetria dello smartphone.
La parte posteriore è interamente in vetro con un trattamento oleofobico che quindi non permette di trattenere le fastidiose ditate e, sempre sul retro troviamo una fotocamera da 13 megapixel accompagnata da un singolo flashLED.
Purtroppo però la sensazione del vetro in mano è piacevole ma di contro rende spesso scivoloso il dispositivo infatti, sopratutto a causa della delicatezza dell’alluminio, è d’obbligo utilizzarlo con la cover in silicone che viene messa in dotazione nella scatola.
Display & Primo contatto
Il display a bordo del OnePlus X è un’unità da 5 pollici con una risoluzione fullHD con tecnologia AMOLED che permette di riprodurre molto bene i bianchi ed i neri, sopratutto rivolto ad un risparmio energetico e all’ottimizzazione, nel quale, sotto questo aspetto viene sfruttata anche l’interfaccia proprietaria Oxygen.
Di contro però sullo schermo AMOLED i colori sono parecchio sparati, non naturali. Ma, personalmente reputo questa tecnologia, la OLED, una tra le migliori presenti attualmente sul mercato.
I 5 pollici consentono inoltre di avere delle dimensioni davvero ottime, sopratutto per un’usabilità con una mano, che io sinceramente preferisco rispetto alle cosiddette “padelle”.
Nella parte sottostante il display troviamo i tre classici pulsanti di Android (menù, Home e indietro) che purtroppo non sono retro-illuminati con la possibilità di personalizzarli ed assegnare a quest’ultimi delle gesture veloci, come ad esempio il doppio tap sul tasto Home per il blocco, all’interno delle impostazioni.
Sopra al display troviamo il LED di notifica (che reputo essenziale) per la visualizzazione delle notifiche e con la possibilità di personalizzare il colore per ogni singolo avviso tramite le impostazioni. Il tutto è protetto, nella parte anteriore, da un vetro curvo sui bordi che ne dona una curvatura davvero piacevole.
Specifiche Tecniche
- Display da 5 pollici AMOLED fullHD (1920 x 1080 pixel), 24 bit e 441ppi protetto da Gorilla Glass 3
- SoC Qualcomm Snapdragon 801 MSM8974AA v3
- CPU Krait 400 da 2.300 MHz, 4 cores totali
- GPU Qualcomm Adreno 330 da 450 MHz e 4 cores
- 3 GB di RAM da 800 MHz
- Memoria interna da 16 GB eMMC 5.0 con supporto microSD per l’espansione fino a 128 GB
- Batteria da 2.525 mAh ai Polimeri di Litio
- Fotocamera principale Samsung S5K3M2 Isocell da 13 megapixel e f/2.2
- Fotocamera anteriore da 8 megapixel OmniVision OV8858 Purecell f/2.4
- Supporto Radio, dual SIM (due nanoSIM), LTE, WiFi Hotspot e Bluetooth 4.0
- Non manca GPS, A-GPS, GLONASS e BeiDou
- Sistema operativo Android Lollipop 5.1.1 personalizzato con interfaccia OxygenOS
- Dimensioni di: 69 x 140 x 6.9 mm
Software & Oxygen OS
Il sistema operativo è Android Lollipop 5.1.1 con ROM proprietaria Oxygen 2.1.2 aggiornata da poco alla versione 2.1.3 sempre basata sulla stessa versione del robottino verde.
L’interfaccia generale é molto “Stock” e nelle impostazioni, legato al discorso di prima sul risparmio energico, c’è la presenza del nero predominante.
Un’interessante funzionalità del OnePlus X, collegata anch’essa al risparmio energetico del display OLED, è la possibilità di attivare lo schermo in modalità “Ambient” e cioè di vedere tutte le notifiche anche a display spento oppure attivare lo schermo, per leggere passando semplicemente con la mano sopra il sensore di prossimità quando il dispositivo è appoggiato.
La memoria è di 16 GB con a disposizione al primo avvio circa 10 GB ma ricordiamo che c’è sia la possibilità di espansione tramite microSD sia il supporto OTG.
Nella versione di importazione (quella cinese) c’è qualche applicazione preinstallata, purtroppo non disinstallabile, che io ho prontamente disattivato come ad esempio Clean Master, DCShare, Du Battery Saver, KK Browser, UC Mini e qualche altra.
Inoltre è presente tutto il pacchetto di applicazioni Google (Google Apps) che di fatto sono le applicazioni predefinite per l’apertura delle app come Foto per la Galleria, Google Fotocamera per scattare le fotografie etc…
Molto interessante nella OxygenOS la nuova modalità “Shelf” nonchè una pagina dedicata ai comandi rapidi. La si attiva tramite le impostazioni della Home e si esegue l’accesso ad essa con un semplice swipe a destra (in stile BlinkFeed di HTC) dove verranno visualizzate le applicazioni più usate, i contatti frequenti e la possibilità di inserire un qualsiasi widget in modo da averlo a portata di mano fino a creare una pagina personalizzata (anche infinita) secondo le proprie necessità. Una funzionalità che con il tempo ho iniziato ad utilizzare molto spesso.
Un difetto che ho notato è la cattiva gestione del supporto dualSIM che non permette di modificare la suoneria per ogni singola SIM ma solo di eseguire uno switch a caldo della connessione dati.
Supporti & AnTuTu
C’è completo supporto LTE ed anche alla tanto acclamata banda a 800 MHz che usiamo nel nostro territorio ma, purtroppo, la banda 800 è assente nella versione cinese. Come sul OnePlus 2 anche su questo dispositivo è assente NFC.
Questo device con un test benchmark di AnTuTu “appena uscito dalla confezione” riesce a realizzare circa 40mila punti il che lo cataloga tra i migliori top di gamma dello scorso anno.
Batteria e Autonomia
Il dispositivo anche sotto stress non scalda mai anche perchè il SoC Snapdragon 801 lo conosciamo e non ha mai avuto dei problemi e consente alla batteria, un’unità di 2.525 mAh (in polimeri di litio) di arrivare a fine giornata ma niente di più, infatti con un utilizzo stress mi sono ritrovato alle 23 di sera con il 5% di autonomia.
L’ottimizzazione rivolta al display AMOLED è molto buona ed inoltre il sistema è dotato del classico risparmio energetico Stock di Android che permette di aumentare, nel caso, l’autonomia. Qui sotto potete trovare 3 grafici che mostrano il consumo della batteria in tre giornate diverse.
Multimedialità & Fotocamera
Nella parte posteriore, come detto in apertura dell’articolo, troviamo un sensore principale da 13 megapixel, prodotto da Samsung, che consente di registrare video ad una risoluzione massima fullHD (1080p).
La velocità di scatto e la qualità delle foto sono abbastanza buone grazie anche ad una calibrazione molto dettagliata tra i colori nel quale, grazie al singolo flash, le foto al buio vengono abbastanza “chiare” anche se c’è spesso una snaturazione dei colori a causa dell’assenza del quasi indispensabile doppio flash dual-tone che troviamo a bordo di quasi tutti i dispositivi top di gamma di quest’anno.
Molto buona anche la fotocamera anteriore da 8 megapixel che consente di effettuare dei selfie discreti.
Qui in basso potete trovare una galleria fotografica che mostra le prestazioni, sia del sensore posteriore che di quello anteriore in diverse condizioni di luminosità.
Prezzo e Conclusioni
Il OnePlus X è possibile acquistarlo dal sito ufficiale, sempre tramite la politica degli inviti, ad un prezzo di 269 euro ma come vi ho detto in apertura io ho acquistato il prodotto da Everbuying.net al prezzo di 223 euro (offerta limitata), a questo link, in modo da risparmiare maggiormente.
Purtroppo però il caricatore e la ROM non saranno come quelle originali ma, nel primo caso con un acquisto e nel secondo con un Update si trasformerà il vostro OnePlus X come se fosse appena “sfornato” dallo Store Ufficiale.
Una nota di merito di questo dispositivo è sicuramente la voglia della casa di far bene, infatti sta rilasciando molti aggiornamenti per l’interfaccia Oxygen con un rilascio futuro, promesso dalla stessa società cinese di Android Marshmallow per l’anno prossimo.
Concludo dicendo che consiglio a tutti questo device descrivendolo con 3 parole: piccolo, compatto e prestante.
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