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Only Lovers Left Alive (2013)

Creato il 23 marzo 2014 da Babol81
Da più o meno un anno aspettavo spasmodicamente di vedere Only Lovers Left Alive, film vampirico con Tommolino e Tilda Swinton diretto e sceneggiato nel 2013 dal regista Jim Jarmusch. Appena sono venuta a conoscenza della sua “disponibilità” me lo sono procurato e questo è il risultato…
Only Lovers Left Alive (2013)
Trama: Adam ed Eve sono due vampiri centenari ed innamoratissimi, nonostante vivano separati. Della coppia, Adam è quello più propenso ad avere crisi depressive, quindi Eve vola da Tangeri a Detroit per stargli accanto ed aiutarlo a superare l’ennesimo periodo buio…
Only Lovers Left Alive (2013)
Detto senza peli sulla lingua: che due palle. Se qualche settimana fa mi ero lamentata del fatto che Kiss of the Damned reiterava il cliché dei vampiri colti, ricchi, annoiati e “buoni”, oggi tocca mettermi le mani nei capelli perché Only Lovers Left Alive non si limita solo a riproporre tali stereotipi, ma li incastra anche in una trama dove non accade praticamente nulla. Dopo metà film, quasi sul finale, Jarmush dev’essersi reso conto che anche le Hiddlestoners più sfegatate si sarebbero stufate di vedere il loro idolo impossibilmente bello ed affascinante ma con gli occhi chiusi e lo scazzo a tremila, quindi ha deciso di far “succedere cose” che, diciamocelo francamente, smuovono un po’ la situazione ma fondamentalmente non servono a nulla. Only Lovers Left Alive si attiene infatti strettamente al titolo che porta: in un mondo sostanzialmente corrotto, caotico e vuoto, l’unica cosa rimasta in vita è l’Amore, quello eterno tra Adam ed Eve, ed ogni persona o evento che minaccia anche solo di avvicinarsi al “dinamico” duo viene affrontata come fosse un fastidio, una parentesi scomoda di cui liberarsi il prima possibile. Se Eve, tanto quanto, cerca di aprirsi alla modernità e coltiva qualche sporadica quanto surreale amicizia (Marlowe/Shakespeare), Adam è l’incarnazione stessa del male di vivere, un vampiro talmente preda dello spleen e del pessimismo cosmico che in confronto Louis di Intervista col vampiro era il Pagliaccio Baraldi, schifato da quegli esseri umani che lui chiama "zombi" e interessato solo alla sua musica o alle chitarre d'antiquariato. Come già in Kiss of the Damned, a un certo punta arriva la sorella scapestrata di lei, Ava (che fantasia, soprattutto visto che viene pronunciato Eva!!) a ravvivare un po' la situazione e spargere qualche cadaverino qua e là, ma viene presto congedata dall'affabile coppia che, per tutta risposta, si becca quell'insulto che aleggiava da più di un'ora nella mente dello spettatore: "Siete due fottuti snob!!". E, aggiungo io, non fate altro che dormire e lamentarvi, a che vi serve vivere in eterno, per la miseria??? Mah.
Only Lovers Left Alive (2013)
Per quel che riguarda la regia, per carità, niente da dire, anzi. Only Lovers Left Alive è visivamente affascinantissimo, una contaminazione di ambienti grunge occidentali e affascinanti e calde atmosfere orientali, col regista che indugia sui volti e i corpi dei due amanti vampiri ricercando soluzioni particolarissime (la rotazione della telecamera all'inizio, i primi piani dopo le bevute di sangue, che ricordano tanto i trip di Trainspotting) ed elaborate costruzioni delle immagini. La colonna sonora è meravigliosa e a tratti ipnotica, soprattutto per quel che riguarda i due concerti che vengono mostrati e, ovviamente, i due protagonisti sono a dir poco stupendi: Tilda Swinton, con la sua androgina bellezza, è talmente particolare da risultare affascinante in qualsiasi scena mentre Tom Hiddleston è fuori da ogni immaginazione, bello da far paura e bravissimo nel conferire quel soverchiante ed aristocratico ennui al suo Adam. Una Mia Wasikowska sempre più brava e sicura di sé interpreta una simpatica e sensuale little bitch che ravviva la pellicola come un folletto e verrebbe da pregarla di fermarsi un po' di più per scuotere la sorellona e il cognato ma è solo un attimo, come ho detto, che passa e se ne va. Non come Only Lovers Left Alive che invece procede, lento, eterno ed immanente, alla faccia del Drugo che "sa aspettare": molto prosaicamente comprendo, da burina qual sono (e dico così perché all'inizio c'era un po' più di azione nel film ma, quando i produttori hanno detto a Jarmusch di abbondare ancora, lui ha deciso di ridurla ulteriormente quindi forse sono io che non capisco nulla), perché Adam abbia costanti pensieri suicidi e mi immagino anche lo sbattimento di Eve nel provare a tener desto l'interesse di un marito così visto che come spettatrice la mia mente vagava, vagava e riusciva a focalizzarsi solo quando compariva su schermo l'addominale scolpito e asciutto di Tommolino. Il resto sono solo vuote parole immerse in una bellissima cornice, reiterate in una noiosissima eternità. Quindi chissà se è meglio essere vampiri o zombie.
Only Lovers Left Alive (2013)
Di Tom Hiddleston (Adam), Tilda Swinton (Eve), Mia Wasikowska (Ava), John Hurt (Marlowe), Anton Yelchin (Ian) e Jeffrey Wright (Dr. Watson) ho già parlato ai rispettivi link.
Jim Jarmusch (vero nome James R. Jarmusch) è il regista e sceneggiatore della pellicola. Americano, ha diretto film come Daunbailò, Coffee and Cigarettes, Taxisti di notte, Dead Man, Ghost Dog - Il codice del samurai Broken Flowers. Anche attore, produttore e compositore, ha anni e un film in uscita.
Only Lovers Left Alive (2013)
A proposito di figoni incredibili, si narra che Michael Fassbender fosse in trattativa per un ruolo ma alla fine non se n'è fatto nulla ahimé! Detto questo, se Only Lovers Left Alive vi fosse piaciuto procuratevi Intervista col vampiro, The Addiction e Miriam si sveglia a mezzanotte. ENJOY!

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