Solo i più disattenti e malfidati però credono questo. Noi Di Caprio lo conosciamo e lo stimiamo da sempre, e i tre lettori di questo blog lo sanno benissimo: a nostro modesto parere è uno dei migliori attori americani in circolazione, capace di non farsi travolgere da un successo clamoroso, cadutogli tra capo e collo in gioventù (parliamo di Titanic, ovviamente), e rimettersi sempre in discussione con pellicole difficili e controverse, spesso rischiose e di nicchia, alternando anche flop clamorosi (pensiamo a The Beach), ma non rinnegando nulla e tirando dritto per la sua strada. Con ottimi risultati.
Ma se non arriverà neanche stavolta, lui scrollerà le spalle e si ritufferà nel lavoro: per il prossimo anno è atteso ne Il Grande Gatsby di Baz Luhrmann, e state certi che di questo film ne sentiremo parlare a lungo. E la statuetta prima o poi arriverà. E' solo questione di tempo.
Che, beninteso, è tutto dalla sua parte.
Non è il suo esordio, ma è inevitabile cominciare questa playlist da qui: il film di Cameron è stato un arma a doppio taglio per Di Caprio: travolto da un successo inaspettato e clamoroso, croce e delizia della sua carriera, poteva uscirne con le ossa rotte... la sua collega Kate Winslet ci ha messo quasi dieci anni per riprendersi. Lui invece ha fatto subito gli anticorpi, cavandosela egregiamente.
Al primo ruolo importante della sua carriera (e che ruolo! Difficilissimo: il fratellino ritardato del protagonista) non ci mette molto a rubare la scena a Johnny Depp... non uno qualsiasi. Di questo film tutti si ricordano solo di lui. Ottimo inizio.
Il film è ormai un piccolo cult, una specie di manifesto per le nuove generazioni. Lui è Romeo: giovane, selvaggio, bello come il sole e icona degli adolescenti. Rilettura postmoderna della più celebre opera shakespeariana. Stralunato, fracassone e riuscitissimo. E delizioso alla vista, ancora oggi.
Il più bel ruolo (finora) della sua carriera. In un film tanto bello quanto sottovalutato. Forse l'ultimo vero capolavoro di Steven Spielberg. In pochi capirono all'epoca il messaggio e l'importanza di questa magnifica pellicola, in bilico tra commedia, thriller, giallo e malinconia. Di Caprio interpreta Frank Abagnale, genio della truffa, falsario inafferrabile, inavvicinabile, idolo delle folle eppure drammaticamente solo. Da riscoprire assolutamente, per chi non lo avesse ancora visto.
Il film col quale ha inizio la collaborazione con Scorsese (che proseguirà con The Departed e Shutter Island). Forse non uno dei migliori del regista italo-americano, ma nulla da dire sulla performance del 'nostro'. Sempre notevole.
Di Caprio ritrova Kate Winslet, dopo undici anni si ricompone la 'coppia d'oro' di Titanic. I media sono unanimi nell'esaltare la gran 'prova d'attrice' di lei, vera protagonista del film. Pochi però si accorgono che il personaggio di Di Caprio è difficilissimo e impegnativo. E, soprattutto, molto meno attraente. Il ruolo del marito mediocre, insoddisfatto, ordinario e adultero è senz'altro molto meno 'ad effetto'. Però lui è bravissimo, impeccabile e glaciale. Straordinario.
L'incontro con Clint Eastwood non può non passare in secondo piano. Ne parleremo a breve. Però già dal trailer s'intuisce il gran lavoro di recitazione e immedesimazione del personaggio, nel l'altro l'ennesimo sgradevole e mentalmente disadattato (un po' come in The Aviator). Tutto si potrà dire di Di Caprio, ma certo non che sceglie ruoli 'comodi'.
E di questo bisogna dargliene atto.