«La proposta di legge sulla prescrizione breve è stata presentata da un nostro deputato e lo abbiamo invitato a ritirarla» Silvio Berlusconi 4 marzo 2011
Un fatto è certo Berlusconi dice e poi non mantiene. Ogni volta lo diciamo ed ogni volta speriamo che non sia così. Ma non si smentisce mai.
Non mantiene niente.
Prima si fa un gran polverone, si parla di riforma epocale della giustizia. Così tutti i talk show televisivi ci si buttano a pesce.
Il ministro Alfano, con la fronte aggrottata per la concentrazione e per sottolineare l’importanza delle cose che sta dicendo, ne magnifica l’efficacia l’efficienza e la necessità per tutti i cittadini.
Il processo breve ammazza processi pare archiviato, adesso si vola verso una riforma “epocale” della giustizia, riforma per altro “costituzionale”. Richiederà i suoi tempi è vero, ma ci chiediamo quando comincerà l’iter di approvazione parlamentare di tale importante riforma.
Tanta polvere e tanto dire per nascondere una “leggina ad personam” che è micidiale e tagliata su misura, meglio di un abito nuovo, su Berlusconi. Si chiama “prescrizione breve”.
Questa prescrizione breve sarà immediatamente discussa alla Camera, c’è una fretta micidiale perché, nonostante si processi solo di lunedì, si rischia che il processo si completi definitivamente ed allora sono “cazzi”, per Berlusconi.
Per evitare tutto questo e parare il sedere ancora una volta al papi, il Paniz, quello che crede fermamente che Berlusconi sia lo Spirito Santo, fa approvare in Commissione Giustizia la “prescrizione breve” , vale a dire: se una persona è incensurata, il tempo della prescrizione sarà dimezzato. E questa norma od emendamento introdotta da Paniz,si estende, guarda caso, anche ai processi in corso.
Il che significa che, per Berlusconi, il processo Mills anziché essere prescritto nel 2012, risulterà prescritto nel giugno 2011. Sic!
Si è perso tempo infatti per il lodo Alfano, per il legittimo impedimento, tempi morti, in cui il processo è stato sospeso. Con la prescrizione breve i tempi morti non saranno considerati tali, il che vuol dire un taglio di almeno un quarto dei tempi di perscrizione.
Ora, con tutto il putiferio che sta succedendo nel mondo, con la guerra in Libia, e con gli incontri istituzionali, e con tante altre incombenze, Berlusconi non avrà mai tempo di andare in tribunale. E’ evidente.
Si tratta di pochi giorni e ce la farà dopo di che, come si suol dire, l’ha messo nel sedere ai giudici, ai magistrati, ai pm e a tutti gli italiani. La sfrontatezza e le bugie con cui gli “onorevoli maggiordomi” della maggioranza fanno i servizi al loro capo, ci lascia senza fiato. Gente così non è degna di stare in parlamento.