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ONU a corto di fondi per assistere ex-ribelli e famiglie nella Repubblica democratica del Congo

Creato il 27 agosto 2015 da Marianna06

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A metà settembre, circa 6.800 ex combattenti ribelli che vivono in campi nell’est e nell’ovest della Repubblica Democratica del Congo non saranno più assistiti dall’Onu, per mancanza di fondi. Lo ha annunciato il responsabile della missione delle Nazioni Unite nel paese (Monusco), Martin Kobler.

Kobler ha inoltre spiegato che sono in corso colloqui con il governo, per fare in modo che il compito di provvedere alle necessità (cibo, soprattutto) degli ex combattenti sia passato alle autorità di Kinshasa a partire dal 15 settembre (dal 30 nel caso del campo di Kisangani, nella Provincia Orientale).

La Monusco è la più numerosa tra le missioni delle Nazioni unite, con oltre 23.000 effettivi e ha un budget annuale di 1,4 miliardi di dollari. Tuttavia, ha esplicitamente dichiarato Kobler, “non ha denaro” per provvedere alle esigenze degli ex combattenti nei campi, delle loro mogli e dei loro figli che costituiscono una percentuale non specificata delle 6.800 persone già citate).

          a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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