Le Nazioni Unite allargano il riconoscimento dei matrimoni gay: mentre prima di oggi un gay veniva considerato sposato solo se il suo matrimonio era riconosciuto nel suo Paese di origine, ora il riconoscimento sarà automatico se l’unione è stata contratta in un Paese dove è legale.”I diritti umani sono al cuore della missione delle Nazioni Unite. Sono orgoglioso di questa misura che crea condizioni di maggiore eguaglianza per il nostro staff”, ha detto il Segretario Generale Ban Ki moon lanciando un appello a “tutti i membri della famiglia dell’Onu perché si uniscano nel rifiuto dell’omofobia”.Il Palazzo di Vetro si prepara il prossimo autunno a nuove polemiche sulla questione gay quando si insedierà alla presidenza dell’Assemblea Generale Sam Kutesa, il ministro degli Esteri dell’Uganda, Paese che ha la più severa legislazione anti-omosessuali del mondo.Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” si tratta di un passo avanti di notevole portata globale che dovrebbe costituire un riferimento da prendere immediatamente in considerazione anche da parte del legislatore del governo nazionale che non deve più perdere tempo per il riconoscimento definitivo della parità di diritti tra coppie di qualsiasi genere esse siano.
Lecce, 07 luglio 2014
Giovanni D’Agata