Opac premio Nobel per la Pace 2013

Creato il 11 ottobre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Public Domain.

All’Opac il Nobel per la Pace 2013. E’ arrivata alla fine l’assegnazione di uno dei premi Nobel più ambiti, quello per la Pace. E anche quest’anno, al posto di una singola persona si è deciso di premiare un’intera organizzazione. Come era stato l’anno scorso per l’Unione Europea, quest’anno tocca all’Opac, l’organizzazione per la proibizione delle armi chimiche, fondata nel 1997 per dare attuazione al Trattato di interdizione all’uso delle armi chimiche del 1993. La notizia era stata anticipata dalla tv norvegese NRK sul suo sito internet, non nuova in quanto a previsioni azzeccate sull’assegnazione dei premi Nobel.  L’Opac però non è un’organizzazione facente capo alle Nazioni Unite, ma collabora formalmente con loro dal 2000, tramite un accordo di cooperazione.

Il presidente del Comitato per il Nobel ha affermato inoltre che il premio è “un messaggio ai Paesi che hanno ratificato il Trattato di bando delle armi chimiche”, e un invito “a firmare”.

Le motivazioni per il premio sono che, grazie al lavoro dell’Opac: “l’uso delle armi chimiche è un tabù. “I recenti eventi in Siria, dove le armi chimiche sono state nuovamente utilizzate, ha messo in evidenza la necessità di rafforzare gli sforzi per fare a meno di queste armi. Alcuni stati non sono ancora membri dell’OPAC. Certi stati non hanno nemmeno osservato la scadenza dell’aprile 2012, come data ultima entro cui distruggere i propri arsenali chimici. Ciò riguarda soprattutto gli Stati Uniti e la Russia”. Un richiamo forte all’attualità, quindi, sottolineato anche dalla frase conclusiva delle motivazioni che hanno portato all’assegnazione all’Opac del premio Nobel per la Pace 2013, ovvero l’importanza del disarmo e della smilitarizzazione: “il disarmo è una delle principali volontà presenti nel testamento di Alfred Nobel. Il Comitato norvegese del Nobel ha sottolineato con l’assegnazione dei suoi premi la necessità di fare a meno delle armi nucleari. Attribuendo il premio all’OPAC, il Comitato confida di contribuire nel processo di eliminazione delle armi chimiche”.


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