Open è la biografia di uno dei più grandi tennisti di questo secolo. Agassi è stato capace di raggiungere vette raramente toccate, e allo stesso tempo di cadere nelle disgrazie più grigie. Aiutato dalla sapiente penna di Moehringer, André si mette a nudo in questo libro e esordisce con un pesantissimo "Io odio il Tennis". Nelle quattrocento e passa pagine André ci spiega il suo odio viscerale per questo sport. A partire dal padre padrone, che lo costringe a lottare con il drago tutti i giorni, passando per l'Accademia che lo formerà e lo porterà ai vertici delle classifiche, sino agli scontri titanici con un altro grande campione del tennis, il suo acerrimo avversario: Pete Sampras. Una biografia che appare così umana e vera da far dimenticare chi si sta svelando in quelle pagine. L'uomo dietro la racchetta. Colui che soffriva per una malformazione alla colonna vertebrale e che lottava con i più grandi. Il ribelle, quello che la Canon definì "Immagine prima di tutto", il ragazzo che non rispettava le regole. Un libro intenso, eccitante e drammatico, che non si vuol lasciar appoggiare sul comodino. E tra le sue pagine, oltre alla storia del tennista, c'è anche una visione più reale del mondo del tennis, i suoi retroscena, le frustrazioni, le gioie, il rapporto con i giornalisti, le incomprensioni, gli amori... Lo ammetto, l'ho divorato; e mi è piaciuto come pochi altri libri.
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