Sabato 19 marzo dalle ore 10 e fino alle ore 18 si svolgerà presso il Museo della Liberazione di Lucca un "Open Day".
Grazie al lavoro degli studenti dell'istituto "Pertini" - seguiti dalla Prof.ssa Giannini e dalla Prof.ssa Serrapede - che durante l'evento saranno nominati Ambasciatori del Museo, i visitatori degli spazi di via S. Andrea 43, incontreranno in ogni sala dei "ciceroni" preparati e pronti a spiegare gli oggetti e le finalità del progetto.
Lo scopo infatti è quello di far vedere la guerra per conoscerne gli orrori e intraprendere quindi la costruzione della Pace e della Concordia. Un viaggio attraverso i tanti piccoli oggetti (spesso personali di soldati, prigionieri, rastrellati), che aiutano il visitatori ad entrare nella quotidiana follia di uno scontro armato.
Il Museo Storico della Liberazione, grazie al Provveditore agli studi Donatella Buonriposi, ha aperto collaborazioni con l'Istituto scolastico "Pertini" e la dirigente scolastica Daniela Venturi, e il Liceo Artistico "Passaglia" e la dirigente Maria Pia Mencacci, ma sono tante le scuole che hanno aperto un dialogo con l'istituzione lucchese comprese le scuole elementari.
Il Museo Storico della Liberazione ha come presidente il Col. Fausto Viola e vive sotto l'egida della Federazione Italiana Volontari della Libertà (FIVL), che ha al centro delle proprie finalità proprio lo spirito unitario della difesa dei valori libertari nei confronti dei totalitarismi. Nel manifesto della FIVL del 1948 si legge: "In essa si riuniscono le forze che hanno con la loro iniziativa, con la loro decisione e con il loro sangue contribuito validamente al riscatto della Patria. Sono i primi fedeli e sfortunati difensori della Bandiera dell'ora tragica del settembre 1943, sono i Partigiani in Italia e all'Estero, i Combattenti della Campagna di Liberazione, gli internati nei campi di concentramento, eroici e silenziosi assertori di fedeltà e di libertà. Per l'indipendenza della Patria, per la libertà da ogni forma di regimi totalitari sono caduti a decine di migliaia i figli del popolo italiano. Gli ideali che li mossero, non debbono soccombere".
Il Museo nacque nell'aprile del 1989 in seno al Comitato provinciale Patrioti Lucchesi A.T.V.L. e il Consiglio direttivo del C.E.D. (Centro di educazione democratica), "al fine di evidenziare testimonianze tangibili della Lotta e della Guerra di Liberazione e di rendere sensibili, soprattutto ai giovani, i valori della libertà e della democrazia".
Con questo spirito e questi profondi ideali il Museo si appresta a diventare un vero e proprio laboratorio per nuovi Ambasciatori di Pace.
Non si può e non si deve rimanere indifferenti di fronte alle bende insanguinate di Don Aldo Mei, o al cucchiaio di legno usato in carcere al San Giorgio dalla signora lucchese arrestata dalle brigate nere che cercavano il marito, o ai documenti dei soldati-bambini delle truppe tedesche, o ai volti sui documenti degli italiani rastrellati e portati in Germania. E poi ancora gli oggetti personali come i pettini o le lamette da barba, le scatolette di cibo, gli scarponi e le uniformi dei nostri alpini in Russia. Sono tante le piccole e grandi storie racchiuse in quelle vetrine e ora messe a disposizione del pubblico.
Dopo il 19 marzo il Museo sarà aperto il lunedì dalle 9 alle 12,30 e il mercoledì dalle 9 alle 12,30 e dalle 14 alle 18. Per le scuole è attivo il numero di telefono 320 0718193 mentre si potranno prenotare visite in gruppo inviando una email a
Il Museo aderisce anche all'iniziativa della settimana della Cultura che si terrà dal 9 al 17 aprile aprendo le porte di via S. Andrea potendo così offrire ai tantissimi visitatori di Lucca uno spazio museale in più tra le altre proposte.
Sono infatti ormai oltre 12.000 i visitatori - senza pagare alcun biglietto - che ogni anno entrano nelle stanze di via S. Andrea lasciando la propria firma sul registro.
Non ultimo è importante ringraziare chi ha permesso questo importante traguardo. L'Associazione Amici del Museo, che gestisce in maniera volontaria e gratuita la struttura, intende ringraziare la Fondazione Banca del Monte di Lucca grazie alla quale è stato possibile allestire nuovi diorami, acquistare manichini e vetrine e arricchire le collezioni da esporre.
Un caloroso ringraziamento va al Presidente della Commissione cultura della Fondazione BML, Prof. Mencacci, che da anni sostiene e aiuta il Museo della Liberazione.