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Operaio

Creato il 19 gennaio 2012 da Renzomazzetti

Oltre le sbarre.

 Amatissima moglie mia Dina e venerata suocera Panajiota, vi saluto per l’ultima volta. Come vi dissi giorni fa, il mio desiderio è che Dina vada a Creta per partorire; e se è maschio che prenda il mio nome. Prego Dio che vi consoli e vi dia forza, e ci perdoni se in qualche cosa abbiamo errato. Ti Bacio molto teneramente, mia carissima moglie, il tuo fedele sposo. (Konstantinos Vavourakis, di anni 28, operaio, fucilato nell’ottobre 1941 a Kessarianì-Atene con altri due compagni).

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L A   L U N A    D E S O L A T A

Sulle mie notti appare

luna bianca velata

dal cielo sopra il mare,

la luna desolata.

Come per eco incombe

nell’esule statura

il vento delle tombe.

Risorta alle sue mura

la luna volge all’oro

del pallido scirocco.

Si perde nell’affioro

degli alberi il rintocco

di un’aria sempre vana

e alla campagna intorno

trema dalla lontana

riva dei sogni il giorno.

-Alfonso  Gatto-

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