Operativo il progetto di metanizzazione della Sardegna

E’ stato dato stamane l’OK per il Galsi, il metanodotto che porterà il gas dall’Algeria all’Italia, passando per la Sardegna. La Conferenza di servizi convocata a Roma dal ministero dello Sviluppo economico ha dato il via libera al progetto che oltre di cento enti, compresi Comuni, Province, Regioni.
Si attende ora il rilascio dell‘Autorizzazione Unica alla costruzione e all’esercizio da parte del ministero dello Sviluppo Economico.

Fu il deputato Pdl Mauro Pili che durante il suo governatorato nel 2002 aveva costituito la società Galsi, avviando così il progetto di una rete transeuropea Algeria-Sardegna-Penisola.

“L’approvazione finale del metanodotto – dichiara il parlamentare – è un risultato storico per la Sardegna e per i sardi. Segna un passaggio epocale per la connessione dell’Isola con il Mediterraneo e l’Europa. E’ un progetto che ridurrà del 40% i costi energetici della nostra regione. L’importanza strategica del progetto, consente la metanizzazione della Sardegna, l’unica regione in Italia a non essere servita da questa fonte energetica, è riconosciuta a livello nazionale e comunitario”.

Nell’Isola diverse sono le posizioni sulla validità del progetto Galsi. Se la provincia e i comuni del Sulcis chiedono garanzie sule l’erogazione del gas che in caso di interruzioni dall’Algeria,  il comune di Olbia, solleva vere e proprie contestazioni per le  porte di ingresso e uscita del metanodotto; per la localizzazione delle stazioni di compressione e gli impianti di pompaggio. Nettamente contrario al progetto il Comitato ProSardegnaNogasdotto, secondo il quale la Sardegna e i sardi nulla avrebbero da guadagnare né in fatto di risparmio energeticò né in fornitura di metano, poiché l’Isola nei città e nei paesi non possiede impianti di distribuzione.