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Operazione 2: Palermo Indignata “multa” i concittadini

Creato il 10 agosto 2011 da Abattoir

di Marilisa Dones

I ragazzi di Palermo Indignata nella notte di giovedì 4 agosto 2011 hanno proposto un’iniziativa simbolica sui generis, quella delle “multe morali”. Il fine è quello di sensibilizzare gli automobilisti ineducati e incivili verso il rispetto per la propria città, perché, se l’indignazione è nei confronti dell’amministrazione pubblica che tralascia i bisogni della città, è vero anche che i palermitani in genere si ostinano a non rispettare le regole che già esistono.

L’iniziativa si è svolta nel quadrilatero che comprende Corso Vittorio Emanuele e Via Alloro, con quartier generale a Piazza Marina, cuore della movida palermitana che va dal mercato di Ballarò fino a Piazza della Rivoluzione e S. Anna.

Così, nonostante il caldo, che sembra voler accompagnare tutte le nostre iniziative,  risalendo da piazza Marina per le vie del centro di Palermo, Palermo Indignata ha multato le autovetture posteggiate “alla palermitana” (in questo caso l’aggettivo diventa proprio sinonimo di ciò che non dovrebbe essere e non vogliamo che sia).

L’operazione è cominciata alle 22,30 e fino all’una di notte e abbiamo “bacchettato” ben 400 automobili, scegliendo le “palermitanate” più eclatanti.

Multe morali alle auto palermitane

Multe morali alle auto palermitane a cura di "Palermo Indignata"

Le macchine, infatti, in questa zona più che nelle altre e a una certa ora della sera, vengono parcheggiate in maniera assolutamente selvaggia, su marciapiedi, scivoli, in prossimità di incroci, persino in budelli di vicoletti dove vige il divieto di sosta e di fermata, a ridosso dei cassonetti del pattume, impendendo anche agli operatori dell’AMIA di svolgere il proprio dovere. Diamogliene atto.

In particolare, la sera la situazione si fa calda nella zona di Corso Vittorio, dove le macchine vengono lasciate anche in doppia fila, sui marciapiedi, incuranti del fatto la via sia un’arteria principale che collega il lungomare a piazza Indipendenza ed essendo a doppio senso e per questo trafficata a tutte le ore del giorno e della notte. Ciò che ne scaturisce è un ingorgo perenne, clacson suonati fino a tarda notte, impedendo la circolazione e il riposo notturno agli abitanti della zona.

« L’azione di Palermo Indignata – dichiarano Alessandro Bruno e Catia Ciaramitaro, due rappresentanti di Palermo Indignata – è volta a far notare che il rispetto per la nostra città passa prima di tutto per il rispetto dei concittadini, evitando posteggi selvaggi, doppie file che intasano le strade, quando basterebbe semplicemente fare altri 100-150 metri per posteggiare in modo civile e in modo da non nuocere a nessuno e approfittare in questo modo delle bellezze della nostra città, passeggiando per il centro. Multe morali per riprendere il significato di “rispetto” per la città di Palermo. Lamentiamoci quando è giusto lamentarsi con le istituzioni, ma riappropriamoci del significato di un comportamento civile prima di tutto tra noi palermitani!».

Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa, eravamo circa una ventina e tutti ci siamo dati da fare.

Durante tutta l’evento, alcuni giornalisti di Repubblica (tra cui un reporter), Giornale di Sicilia, La Stampa e altre testate hanno seguito durante la nostra “passeggiata punitiva”, intervistandoci e filmandoci. Sono stati davvero carini e Palermo Indignata li ringrazia.

Anche i palermitani bacchettati si sono comportati sportivamente e hanno ammesso la propria colpa, per lo più facendo spallucce e portando come giustificazione il fatto di non aver trovato parcheggio. Io, come molti altri miei compagni, sono arrivata in ritardo all’appuntamento, per cercare un parcheggio che fosse “in regola”. Senza dubbio le zone rimozione ricoprono la maggioranza dell’area, visto che si tratta di centro storico, ma questo non è giustificatorio. Piuttosto che i palermitani “costretti” all’inciviltà scendano in piazza e reclamino posteggi comunali, come in tutte le altre città del mondo. Indignamoci ma non cediamo all’ineducazione.

È stata davvero una bella esperienza, sicuramente da ripetere, perché di comportamenti da multare a Palermo ce ne sono a iosa. La prossima volta speriamo di raccogliere ancora più sostenitori e diversificare l’azione in diverse zone di Palermo.

Il movimento Palermo Indignata, assolutamente apartitico e che non vuole essere strumentalizzato da niente e da nessuno, propone una rivoluzione culturale che parta dal basso, dagli stessi abitanti di Palermo, per riprendersi gli spazi urbani, salvarli dal degrado e aiutare la città a emergere dal buio degli ultimi anni.

Con questi obiettivi nasce il gruppo, deciso a portare avanti il percorso del cambiamento con una serie di azioni significative che coinvolgano sempre più persone e per ottemperare anche, ma non solo, alle mancanze dei servizi pubblici.

«Si tratta di una rivoluzione (pacifica e assolutamente legale) a partire dal basso e che si muova su più fronti – dichiara Marilisa Dones, una dei rappresentanti del movimento nello pseudo-manifesto del gruppo – affinché partendo dalle “briciole”, attraverso la perseveranza e la tenacia, si arrivi a traguardi seppur inizialmente piccoli, dalla pulizia della strada al rimproverare il passante che con noncuranza getta a terra la carta, fino alla raccolta di firme per un referendum di pubblico interesse. Siamo convinti che in primo luogo sia necessario portare avanti un lavoro volto a far nascere nei nostri concittadini un po’ di buon senso pubblico: protestare, nei limiti della legalità, perché i nostri diritti vengano rispettati, raccogliere firme perché si possano raggiungere dei traguardi e ottenere risultati. Cercare di colmare le mancanze che attanagliano la nostra bellissima città».


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